La Nuova Sardegna

Olbia

Polemica sulle tariffe dell’acqua FI affonda la mozione dei 5 Stelle

Polemica sulle tariffe dell’acqua FI affonda la mozione dei 5 Stelle

L’iniziativa dei grillini impegnava Nizzi a rivolgersi ad Abbanoa per abbassare i costi delle bollette L’emendamento della maggioranza stravolge il testo scritto dal Movimento: proposta ritirata

13 aprile 2017
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OLBIA. Approda in consiglio comunale la guerra dell’acqua, con una mozione del Movimento 5 stelle che accende il dibattito. Sin da subito perché dando la parola a Maria Teresa Piccinnu per l’esposizione della mozione, il presidente del consiglio Giampiero Mura si lamenta per lo sgarbo istituzionale di un testo presentato prima alla stampa e dopo alla presidenza del consiglio. La Piccinnu ribatte: «Anche l’assenza fissa del sindaco alle seduta consiliari è uno sgarbo istituzionale, visto che, oltretutto questa mozione è indirizzata a lui».

Acqua non potabile. La Piccinnu ha riassunto a grandi linee la mozione ricordando come il sindaco Nizzi, in carica, dal giugno scorso, ha già dovuto firmare ben 7 ordinanze di non potabilità dell’acqua. Il tutto mentre i cittadini continuano a pagarla come se fosse buona a fini alimentari. Da qui la richiesta a Nizzi di farsi portavoce presso Abbanoa per un abbassamento delle tariffe, che dovrebbero essere legate alla qualità dell’acqua stessa.

Carlo Careddu, della Coalizione civica e democratica ha appoggiato la proposta, spiegando anche che l’amministrazione «dovrebbe affrontare il problema perché tocca da vicino i cittadini. La tariffa da dimezzare e ridurre è battaglia difficile, ma da condurre. Il fatto è che le tariffe non sono corrispondenti al servizio erogato: intanto per la quazlità dell’acqua e poi anche perché in molte zone si paga pure il servizio depurazione che però non viene fornito».

La mozione è andata a monte perché Forza Italia, per bocca della capogruppo Maria Antonietta Cossu, ha proposto un emendamento “monstre”, più lungo intanto della mozione stessa che è stata letteralmente stravolta. Roberto Ferianio per M5S ha dunque ritirato la mozione. Il problema dunque per ora resta in piedi, senza che la maggioranza abbia mostrato un minimo di buona volontà per risolverlo, e con il sindaco Nizzi che ancora una volta ha brillato per la sua assenza.

Centro per la famiglia. La Coalizione civica e democratica ha presentato, con Patrizia Desole, un’interrogazione relativa al “Centro servizi per la famiglia”, interrotto ormai da un mese. «Il centro per la famiglia – ha ricordato la Desole –ha in carico oltre 300 casi e si occupa degli incontri protetti tra genitori e figli (casi problematici), liti familiari, assiste il Tribunale dei minori e il Tribunale di Tempio, affido nazionale e internazionale».

L’assessore Simonetta Lai ha replicato ricordando come l’amministrazione sta attivando il nuovo bando e che, al momento «i casi, che sono un’ottantina, sono coperti dai servizi sociali del Comune». Replica della Desole sui ritardi comunque in piedi dell’amministrazione «per la lunga mancanza di un assessore ai servizi sociali».

Chiusura con l’inserimento del nuovo consigliere di Forza Italia Rosella Addis nella commissione bilancio. (en.g.)

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