La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, furto in casa del commercialista Balata

Olbia, furto in casa del commercialista Balata

Nel mirino la villa del padre dell’assessore al Turismo: lui e la compagna dormivano. Rubati gioielli e i soldi dal portafogli

19 giugno 2017
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OLBIA. Sono sicuramente ladri professionisti quelli che, la scorsa notte, hanno messo a segno un colpo a Pittulongu. Nel mirino la villa di Libero Balata, commercialista molto noto di 72 anni, ex presidente del Calangianus Calcio (suo paese d’origine), uomo di sport da sempre e padre di Marco, assessore comunale al Turismo. Hanno agito senza paura, i malviventi, nonostante il proprietario e la sua compagna fossero in casa e stessero dormendo.

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La banda non ha avuto bisogno di molti attrezzi: è bastato un semplice ma silenziosissimo trapano per attuare il piano. E’ stata forzata una piccola finestra e uno dei ladri (sicuramente snello e agile, visto che l’apertura non è particolarmente ampia) è scivolato all’interno senza problemi A quel punto avrebbe aperto la porta d’ingresso per far entrare i complici e in pochi secondi il gruppo ha preso tutto ciò che ha trovato: il portafogli di Libero Balata, che conteneva un migliaio di euro, e i gioielli che la sua compagna aveva lasciato nel bagno (del valore di circa 15mila euro). Poi , i ladri, hanno frugato e frugato, mettendo in disordine soprattutto una stanza, ma non hanno trovato altro. E, così, sono andati via. Nel portafogli c’erano anche i documenti, ma carte di credito e patente di guida sono stati buttati per terra, all’esterno.

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Attorno alle 7,30 di ieri Libero Balata si è reso subito conto di aver ricevuto la “visita” notturna. «Mi ero preparato per la passeggiata del mattino - racconta - e ho notato prima la porta d’ingresso spalancata e poi il disordine tutto attorno. Poi ho visto che mancavano il portafogli e i gioielli che la mia compagna aveva lasciato nel bagno. Ho chiamato i carabinieri che, in pochi istanti, si sono precipitati a casa mia. Ho presentato la denuncia e siamo stati anche accompagnati in ospedale: si doveva infatti accertare che non ci avessero narcotizzato». Un sistema che i ladri usano spesso quando in casa ci sono i proprietari, ma non è stato questo il caso.

«Noi eravamo fuori a cena sabato sera - prosegue Balata -e siamo rientrati attorno alla mezzanotte. Poco dopo eravamo già a letto. E, secondo me, è stato nella prima fase del sonno che i ladri sono entrati in azione. Ma noi, ripeto, non ci siamo accorti di niente».

La villa del commercialista è dotata di un sistema d’allarme, ma nel momento in cui la coppia è rientrata a casa era stato disattivato.

Se i ladri si fossero appostati, non si può sapere. I carabinieri, comunque, hanno avviato le indagini e sicuramente controlleranno gli impianti di videosorveglianza della zona per verificare se possa essere stato ripreso il passaggio di una macchina sospetta. (s.p.)
 

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