La Nuova Sardegna

Olbia

Falsi attestati, si allarga l’inchiesta

di Walkiria Baldinelli
Falsi attestati, si allarga l’inchiesta

La Maddalena: 200 marittimi coinvolti. Scarcerato con obbligo di dimora il comandante arrestato

21 luglio 2017
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LA MADDALENA. L’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica sull’utilizzo delle false attestazioni dei corsi per marittimi va allargandosi a macchia d’olio. Stando alle indiscrezioni sarebbero oltre duecento i marinai imbarcati su navi commerciali o da diporto che avrebbero prodotto i falsi certificati di frequenza ai corsi di aggiornamento professionale previsti per i ruoli marittimi che avrebbero ottenuto, tramite il pagamento di una bustarella, i falsi attestati di svolgimento dei corsi di salvataggio in mare, istruzioni antincendio e impiego di pronto soccorso durante le operazioni di abbandono nave. Nel frattempo è stato scarcerato, con il solo obbligo di firma Francesco Gargiulo, comandante di uno dei barconi che trasportano i turisti verso le isole dell’arcipelago maddalenino. L’uomo, sottoposto ad interrogatorio nel corso dell’udienza di convalida da parte del gip del tribunale di Tempio Elisabetta Carta, ha affermato che i tesserini con la sua fotografia e gli stemmi della polizia giudiziaria delle guardia costiera che gli erano stati rinvenuti nella sua abitazione nel corso della perquisizione domiciliare erano da attribuire alla sua passione per cimeli militari ed in particolare al fatto che tali distintivi gli erano stati utili nel corso di una sfilata in maschera, in occasione di un carnevale. Il marittimo, assistito dall’avvocato Luca Montella, è stato immediatamente scarcerato e rimandato a casa con l’obbligo di dimora. Non potrà lasciare la Maddalena senza l’autorizzazione del magistrato. Francesco Gargiulo è stato uno dei tanti indagati che hanno portato gli investigatori della Guardia Costiera di La Maddalena, diretti dal comandante Leonardo Deri, si dentro le stanze dell’organizzazione di falsari che, dal la loro base operativa di Torre del Greco, diffondevano in tutta Italia i falsi certificati di frequenza ai corsi di aggiornamento professionale per marittimi. Il “referente” in Sardegna della organizzazione di falsari è un ex ufficiale di macchina di Napoli che ha sposato una donna di origini sarde il quale, una volta andato, in pensione, si è stabilito a Luogosanto. Da questo centro gallurese l’uomo indirizzava i marinai che avevano necessità delle attestazioni di frequenza al gruppo di Torre del Greco che, in cambio di danaro, fornivano i falsi certificati.

Stando alle indagini coloro che hanno fatto ricorso questo espediente sarebbero alcune centinaia. (g.p.c.)

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