La Nuova Sardegna

Olbia

Tragico selfie, 14enne travolta da un’onda

di Angelo Mavuli
Tragico selfie, 14enne travolta da un’onda

La giovane turista ungherese è stata trascinata in mare mentre faceva una foto sugli scogli. È annegata davanti a una zia

26 luglio 2017
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TRINITÀ D’AGULTU. Una ragazzina ungherese di 14 anni, Lara Obeda, è annegata ieri sera, poco dopo le 17, alla Sorgente, a Costa Paradiso, nel litorale di di Trinità. Da riva, sugli scogli, tentava di scattare un selfie-ricordo per immortalare il mare in tempesta gonfiato dal maestrale. Secondo le prime frammentarie notizie – raccolte dai carabinieri, al comando del capitano Ilaria Campeggio, e dal comandante Paolo Bianca della capitaneria di Porto Torres, che ha coordinato gli interventi a mare dei vari mezzi fatti convergere sul posto – la ragazzina, in vacanza a Trinità, insieme a una sua zia, mentre scattava le fotografie non si è accorta di un’onda particolarmente alta e violenta in arrivo sulla scogliera affacciata sul mare. L’onda ha colpito alle spalle la ragazza, buttandola a terra e trascinandola in acqua in un vortice di schiuma. Inutile il tentativo disperato della zia di afferrare la ragazza e riportarla a terra. La corrente e le onde hanno trascinato sempre più a largo la povera 14enne.

«Abbiamo informato il 118 di quanto stava accadendo – racconta il comandante della capitaneria di Porto Torres, Paolo Bianca – e sul posto son giunte due motovedette da Porto Torres e una da Santa Teresa di Gallura. A individuare la ragazzina, sballottata fra le onde, lontana dalla riva, è stato l’elicottero dei vigili del fuoco che, a causa del vento e delle condizioni del mare proibitive, però ha avuto grosse difficoltà a recuperala». «Una volta issata a bordo – prosegue il comandante Bianca – il medico ha tentato per circa mezz’ora di rianimarla, mentre il nostro personale a terra approntava una sorta di pista di atterraggio. Le operazioni di rianimazione sono poi proseguite a terra ma purtroppo si sono rivelate inutili e alla fine abbiamo capito che per la piccola non c’era più nulla da fare».

Increduli e storditi da quanto era accaduto gli altri bagnanti presenti alla Sorgente. “ «È stato un attimo – racconta una giovane signora con un bambino di quattro anni, che si tiene lontana dal posto quasi ad esorcizzare le onde enormi che spinte dal maestrale continuano a flagellare la scogliera di Costa Paradiso – avevo notato la ragazzina mentre fotografava le onde, dice commuovendosi al pensiero, non l’ho vista invece nel momento in cui l’onda l’ha trascinata. Ho sentito però le sue urla, quelle della zia che ha tentato inutilmente di afferrarla e quelle di altri bagnanti, mentre le onde la trascinavano a largo. Forse ha urlato una volta, quando è stata sbattuta sullo scoglio dove si trovava. Poi appariva riversa in balia delle onde sempre più lontana. Quando ho visto i mezzi di soccorso e l’elicottero, arrivati immediatamente, per un attimo ho sperato che fosse ancora viva. Ma è stata una speranza vana». Dalla testimone arriva anche un encomio per i soccorritori sia a mare che in cielo. «Hanno tutti un coraggio incredibile e una altissima professionalità. Penso sia comunque doveroso dire grazie a questi eroi che fino all’ultimo hanno cercato di salvare la ragazza».

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