Abbanoa riporta l’acqua alla famiglia con disabili
di Walkiria Baldinelli
Una bolletta non pagata e una riparazione a spese proprie all’origine della causa Dopo 4 mesi il gestore ha accolto la conciliazione per un allaccio a Cannigione
27 luglio 2017
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ARZACHENA. Dopo quattro mesi Abbanoa riallaccia e riposiziona il contatore a una famiglia con disabili domiciliata a Cannigione. Non aveva pagato una bolletta di tre anni fa di 1.600 euro, con le sanzioni l'importo era lievitato a 3.900 euro, perché all'epoca si era verificata una perdita di acqua occulta. A sue spese la famiglia riparò il guasto e segnalò l'accaduto tramite un'associazione di consumatori. Ma al gestore idrico non pervenne alcun reclamo.
Per sbrogliare la matassa la figlia dell'utente solo dopo essersi rivolta alla Federconsumatori e a un legale è riuscita ad avviare la pratica di conciliazione, accolta da Abbanoa, versando il 40% dell'effettivo consumo riconosciuto. «Tiriamo un sospiro di sollievo – commenta la donna –. In famiglia ci sono un'invalida al 100% e un giovane disabile al 100%. Abitiamo nove mesi all'anno nella casa del Comune di Arzachena. Negli ultimi quattro mesi abbiamo vissuto un'odissea prima di veder riposizionato il contatore».
Abbanoa commenta che «l'utente ha dimostrato la buona volontà di mettersi in regola pagando una parte del debito: per questo motivo l’utenza è stata riallacciata». Il gestore idrico sottolinea che mira ad aprire canali di dialogo con i clienti per affrontare anche le situazione più complicate «anche con accordi mirati con i Comuni per l’apertura di servizi di assistenza nei territori».
Le pratiche di conciliazione sono in vertiginoso aumento. Solo lo scorso anno tra i comuni di Arzachena, Palau, La Maddalena e Santa Teresa, se ne contano in tutto 300 per un valore di 700mila euro. Un terzo di quelle registrate in Gallura: sono 883 le richieste complessive di conciliazione con diverse associazioni. «L’accordo è stato raggiunto in 526 casi, 357 sono stati rigettati – spiegano da Abbanoa –. Soltanto con Federconsumatori sono state discusse 208 pratiche e in 183 casi è stato raggiunto un accordo: più del 90 per cento».
Per sbrogliare la matassa la figlia dell'utente solo dopo essersi rivolta alla Federconsumatori e a un legale è riuscita ad avviare la pratica di conciliazione, accolta da Abbanoa, versando il 40% dell'effettivo consumo riconosciuto. «Tiriamo un sospiro di sollievo – commenta la donna –. In famiglia ci sono un'invalida al 100% e un giovane disabile al 100%. Abitiamo nove mesi all'anno nella casa del Comune di Arzachena. Negli ultimi quattro mesi abbiamo vissuto un'odissea prima di veder riposizionato il contatore».
Abbanoa commenta che «l'utente ha dimostrato la buona volontà di mettersi in regola pagando una parte del debito: per questo motivo l’utenza è stata riallacciata». Il gestore idrico sottolinea che mira ad aprire canali di dialogo con i clienti per affrontare anche le situazione più complicate «anche con accordi mirati con i Comuni per l’apertura di servizi di assistenza nei territori».
Le pratiche di conciliazione sono in vertiginoso aumento. Solo lo scorso anno tra i comuni di Arzachena, Palau, La Maddalena e Santa Teresa, se ne contano in tutto 300 per un valore di 700mila euro. Un terzo di quelle registrate in Gallura: sono 883 le richieste complessive di conciliazione con diverse associazioni. «L’accordo è stato raggiunto in 526 casi, 357 sono stati rigettati – spiegano da Abbanoa –. Soltanto con Federconsumatori sono state discusse 208 pratiche e in 183 casi è stato raggiunto un accordo: più del 90 per cento».
