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Attestati falsi per marittimi, due arresti ai domiciliari

LA MADDALENA. Nuovi sviluppi nell'ambito dell'indagine sull'utilizzo di certificati di addestramento contraffatti da parte dei marittimi scoperto dalla Guardia costiera di La Maddalena. Su...

29 luglio 2017
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LA MADDALENA. Nuovi sviluppi nell'ambito dell'indagine sull'utilizzo di certificati di addestramento contraffatti da parte dei marittimi scoperto dalla Guardia costiera di La Maddalena. Su disposizione del Gip di Tempio Elisabetta Carta sono stati notificati gli arresti domiciliari ad Antonio Colantonio, 48 anni di Luogosanto, e Giovanni Ismaelito, 60 anni di Torre del Greco.

Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Tempio, Ismaelito era il responsabile del centro di produzione e spedizione dei certificati falsi, mentre Colantonio era l'intermediario e punto di collegamento fra i marittimi e il centro di produzione campano. I reati contestati ai due riguardano la produzione e la vendita di falsi certificati per l'attestazione dei corsi di formazione previsti per legge. L'operazione, condotta dagli uomini della Capitaneria di porto di La Maddalena, guidati dal comandante Leonardo Deri, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di altre 30 persone, in gran parte di La Maddalena, Palau e Loiri Porto San Paolo. Ma l'inchiesta potrebbe presto avere clamorosi sviluppi anche nel resto d'Italia.

Registra così un nuovo significativo passo avanti l’intensa attività di indagine che ha portato, durante gli scorsi mesi, a intercettare e smantellare una complessa organizzazione che si dedicava alla produzione illecita di certificati falsi, utilizzati da numerosi marittimi per ottenere indebitamente imbarchi senza avere seguito i previsti corsi di addestramento.

I provvedimenti giudiziari nei confronti di Colantonio e Ismaelito sono stati notificati dal personale della Guardia costiera di La Maddalena e dal Comando stazione carabinieri di Torre del Greco.

Contestualmente è stata avviata una attività mirata di natura amministrativa che ha portato allo sbarco d’autorità, dalle unità su cui erano indebitamente imbarcati, di numerosi marittimi, poiché privi di valida certificazione.

I falsi attestati assicuravano anche una significativa resa economica. Attraverso le false attestazioni dei corsi di formazione di certificavano abilitazioni ai servizi antincendio, al salvamento a mare, e consentiva a quanti versavano una consistente quota in denaro di ottenere il falso documento. Secondo quanto messo in luce dalle indagini, il costo delle attestazioni non veritiere variava dai 1600 ai 2000 euro. I corsi, quelli veri, sono resi obbligatori per legge e sono indispensabili alla gente di mare per fronteggiare con la professionalità necessaria ogni eventuale emergenza.



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