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Incontro tra sindaci sul filo del ricordo

Incontro tra sindaci sul filo del ricordo

LA MADDALENA. L’evento che l’amministrazione comunale ha organizzato per richiamare tutti i sindaci degli anni passati si è rivelato un solenne incontro sul filo del ricordo di tutti gli ex primi...

30 luglio 2017
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LA MADDALENA. L’evento che l’amministrazione comunale ha organizzato per richiamare tutti i sindaci degli anni passati si è rivelato un solenne incontro sul filo del ricordo di tutti gli ex primi cittadini e la commemorazione di coloro che sono morti, alla presenza dei loro familiari (figli o nipoti). L’appuntamento, inserito nelle celebrazioni per i 250 anni della nascita dell’isola, ha avuto inizio con l’Inno d’Italia e la menzione della figura del sindaco Roberto Brocca, recentemente scomparso. Una sua immagine è stata proiettatta nello schermo gigante della sala consiliare, seguita da un pensiero del sindaco Luca Montella, un minuto di raccoglimento e un lungo applauso.

Tra i sindaci del passato che non sono voluti mancare alla ricorrenza, Salvatore Zoccheddu, oggi 93enne, arrivato da Cabras, accompagnato dal figlio. E, poi, Giuseppe Deligia, Gavino Canopoli, Antonio Fonnesu, Franco Del Giudice, Pietro Dettori, Mario Birardi e Angelo Comiti. Presenti anche molti dei figli dei sindaci scomparsi.

Durante l’evento è stato inaugurato l’Albo d’oro dei sindaci, a partire dalla fondazione dell’isola, frutto di una ricerca dello storico maddalenino Gian Carlo Tusceri e realizzato dal consigliere delegato alla cultura Roberta De Marzo. Grande la commozione per “Cusì è nata l’isula” di Mario Boccone, recitata dal giovane Davide Ronchi e per l’ironica lettura della poesia “Zimminata elettorali” da parte del sindaco Luca Montella.

Poi, la presentazione del libro “Per non dimenticare” da parte dello stesso autore Fernando Piras che ha presentato il contenuto, frutto di una lunga e approfondita ricerca sulla storia dell’ arsenale militare della Maddalena con dovizia di foto e particolari, nomi e cognomi di tutti gli operai che si sono avvicendati.

È stato lo stesso autore a spiegare i motivi per i quali ha deciso di donare i diritti al Comune in questo 250° anniversario, ritenendo che tutto quel patrimonio appartenesse alla città. Il libro è stato donato ai sindaci presenti e ai parenti, in un susseguirsi di applausi, commozione ed abbracci. (a.n.)

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