La Nuova Sardegna

Olbia

La lotta di papà Pasquale: «Passerelle nelle spiagge»

La lotta di papà Pasquale: «Passerelle nelle spiagge»

La Maddalena, il padre di una bambina disabile sollecita la fruibilità degli arenili «Bene quanto fatto dal Parco ma ci sono tanti altri lidi da rendere accessibili»

06 agosto 2017
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LA MADDALENA. Papà Pasquale spinge la carrozzina di Anita quasi fino alla battigia. Le ruote della sedia a rotelle scivolano veloci sulla passerella che il Parco ha sistemato nella spiaggia di Tegge. Finalmente. La battaglia è ancora lunga, «ma un piccolo passo in avanti è stato fatto, ed è anche merito mio. Di tutto il chiasso che sto facendo per stimolare e sollecitare le istituzioni. Perché no, così non si può più andare avanti – dice –: le spiagge devono essere accessibili anche ai disabili. Ci vantiamo di avere sette Bandiere blu ma poi non rendiamo accessibili le spiagge a tutti». Pasquale Bucaria, 54 anni, siciliano, da 15 anni cittadino della Maddalena insieme alla moglie Simona, porta avanti una crociata per le passerelle nelle spiagge della Maddalena. Nel nome di Anita, 6 anni compiuti a luglio, da un anno e mezzo in sedie a rotelle, e di tutti i disabili come la sua bambina.

È successo che a giugno, papà Pasquale ha portato la bambina al mare, alla spiaggia Due Mari. Arrivato lì, si è reso conto che da solo non poteva farcela. Aveva bisogno di un’altra persona che lo aiutasse con la carrozzina. «Ho avuto un’esplosione di rabbia, ho pianto come un bambino. Sono ritornato alla Maddalena e ho cominciato a protestare con tutti: amministratori, comunali, Parco, quotidiani, settimanali», racconta.

Da allora, non si è più fermato. «E continuerò finché non raggiungerò il mio obiettivo: dotare di passerelle le spiagge dov’è possibile sistemarle, da spiaggia del Relitto, a Caprera, fino a Bassa Trinita. Luoghi non impervi ma accessibili, dove si possono realizzare anche gli stalli per i disabili. Non chiedo nulla di impossibile. Tra l’altro, è la legge che lo stabilisce».

Una decina di giorni fa, il Parco ha sistemato due passerelle in legno: una, di 12 metri, nella spiaggia di Tegge, a pochi chilometri dal centro della città, l’altra, lunga 18 metri, a Cala Conchiglia, a Caprera, rendendole finalmente fruibili anche ai disabili. Una terza passerella si trova a Spalmatore. «Rendere l’arcipelago e le sue spiagge fruibili a tutti è una priorità per l’ente ed è previsto anche dalla legge 394/91 istitutiva dei parchi», aveva spiegato il commissario straordinario, Leonardo Deri.

Papà Pasquale ora può spingere agevolmente la carrozzina di Anita almeno in questi lidi. «L’ho portata a Cala Conchiglia e ho provato gioia nel vedere che c’erano anche altri due disabili in carrozzina. Continuerò la mia battaglia nel sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema. Non mi fermo, voglio essere da stimolo». (t.s.)

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