La Nuova Sardegna

Olbia

Colpo da 400mila euro in un albergo di lusso della Costa

Giampiero Cocco
Il Grand hotel di POltu Quatu
Il Grand hotel di POltu Quatu

Furto nella suite di un magnate russo al Grand Hotel di Poltu Quatu

15 agosto 2017
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BAJA SARDINIA. Colpo da 400mila euro in un hotel di lusso della Costa. La notte era appena cominciata quando una delle 4 ospiti della suite presidenziale del Grand Hotel di Poltu Quatu, nella omonima località tra Porto Cervo e Baja Sardinia, nel rientrare nelle camere riservatissime del resort smeraldino ha scoperto l’irruzione.

Alle due del mattino di ieri 14 agosto l’allarme rosso è scattato in Costa Smeralda, dove i soliti ignoti hanno messo a segno il colpo grosso della stagione portandosi via 300mila euro tra orologi di marca, gioielli, denaro contante in diverse valute per quasi 100mila euro e un prezioso quanto importante tablet dove il ricco vacanziere russo conservava password e segreti professionali.

Sul posto, alle prime luci dell’alba, sono arrivati gli uomini del commissariato di Porto Cervo guidati dal vice questore Fabio Scano che ha sentito personalmente tutti gli ospiti della suite, a partire dal magnate russo originario di San Pietroburgo (la città di Vladimir Putin) e delle sue quattro giovanissime ospiti, tra le quali una finalista di miss mondo brasiliana, una avvenente estone e due giovani moscovite.

Stando all’elenco di beni trafugati ci sarebbero due orologi Rolex, un pesante bracciale in oro giallo e platino con le iniziali del magnate russo, diversi collier con pietre preziose e una serie di anelli di altissimo valore commerciale. I cinque, stando a quanto dichiarato alla polizia, avrebbero lasciato la spaziosa suite presidenziale (diverse camere da letto, salone, tre bagni e una sauna privata) per recarsi a cena e a fare quattro salti in discoteca. Poco dopo le due del mattino una delle ragazze si sarebbe fatta riaccompagnare in hotel dagli uomini della vigilanza e non appena messo piede nell’appartamento extralusso si è resa conto della sgraditissima visita dei ladri. I quali avrebbero raggiunto la suite attraverso un cortile esterno, salendo con agilità al secondo piano dell’hotel e penetrando nelle stanze lasciate deserte.

Gli uomini della polizia scientifica diretti dal vice questore Fabio Scano hanno ispezionato tutte le stanze, comprese le aree comuni e le toilette, rilevando ogni impronta disponibile, anche se pare sia accertato che chi ha agito all’interno del prestigioso hotel di Poltu Quatu abbia operato in totale sicurezza, con quanti e maschere per nascondere mani e volto. Le telecamere di sorveglianza del resort a cinque stelle sono posizionate nel perimetro esterno e nelle aree comuni, compresi i corridoi della struttura ricettiva, mentre per le ovvie ragioni di privacy non possono essere dirette verso le finestre tantomeno all’interno delle stanze degli ospiti. I cinque derubati, dopo una notte insonne e una mattinata trascorsa nel commissariato di Cannigione per le i verbali di denuncia hanno proseguito la loro vacanza, anche se il magnate russo avrebbe già dato disposizioni al suo staff di cercare un’altra sistemazione per evitare di doversi inalberare ogni qualvolta apre la porta dalla suite presidenziale.

Le indagini della polizia di Stato sono state avviate e del furto è stata informata anche la procura della Repubblica di Tempio, retta in questi giorni dal sostituto procuratore Cristina Carunchio. Tra le cose importanti che il magnate russo avrebbe desiderio di rientrare in possesso c’è il tablet contenente notizie riservate e gli accessi a diversi conti correnti bancari protetti da password a prova di hacker. Ma l’abilità dei maghi dell’informatica superano anche la più blindata delle combinazioni elettroniche.

 

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