La Nuova Sardegna

Olbia

Notte al pronto soccorso: si riaccende la polemica

Notte al pronto soccorso: si riaccende la polemica

L’odissea di quattro turisti romani che hanno atteso 10 ore l’arrivo del medico Il poliambulatorio privato di Palau: «Da noi subito una radiografia on line»

15 agosto 2017
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OLBIA. Ha destato molto clamore la notizia della disavventura accaduta a quattro turisti romani, uno dei quali (un uomo di 73 anni) con una lesione al femore, che hanno trascorso un’intera notte al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II aspettando l’arrivo di un medico. E ha anche riaperto il dibattito sull’adeguatezza dei servizi sanitari pubblici in Gallura, soprattutto nei mesi estivi quando, con l’arrivo dei turisti, la popolazione residente praticamente raddoppia e di conseguenza aumenta in modo esponenziale anche la domanda di servizi. Silenzio assoluto da parte della Assl che pure ha ben due strutture coinvolte nella vicenda: il pronto soccorso di Olbia e la guardia turistica di Palau.

Ironia della sorte, proprio a Palau, a poche decine di metri dalla guardia medica turistica, si trova un poliambulatorio privato, la Medica Palau (è una succursale della casa madre che si trova a Milano). «Nel nostro poliambulatorio la radiografia urgente richiesta dalla guardia medica di Palau sarebbe stata effettuata subito da un radiologo collegato on line – dice la dottoressa Patrizia Forte – senza bisogno di andare al pronto soccorso dell’ospedale di Olbia e aspettare l’arrivo del medico che ha disposto il ricovero del paziente. La cosa veramente incredibile è che noi da molto tempo abbiamo richiesto il convenzionamento con il sistema sanitario regionale per garantire prestazioni efficienti da servizio privato con prezzi da ticket pubblico. Ebbene, non abbiamo ancora avuto risposta alle nostre richieste. Solleciteremo ancora». (m.b.)

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