La Nuova Sardegna

Olbia

LA RASSEGNA 

L’arte futurista nella vecchia stazione

TEMPIO. “Deliranti spazi di luce” fanno capolino da un paio di settimane in uno dei locali della Stazione ferroviaria. Uno spazio in cui l’arte (si pensi alle opere di Biasi custodite nella sala d’at...

18 agosto 2017
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TEMPIO. “Deliranti spazi di luce” fanno capolino da un paio di settimane in uno dei locali della Stazione ferroviaria. Uno spazio in cui l’arte (si pensi alle opere di Biasi custodite nella sala d’attesa) si è sempre trovata a suo agio e che quanto prima potrebbe godere di una nuova vita. Il locale in questione è lo storico punto di ristoro della stazione. È qui che sono in esposizione le opere del fotografo Gianmario Pedroni, scelte per inaugurare una rassegna che gli organizzatori dell’allestimento si augurano possa avere una vita lunga. L’organizzazione risponde al gruppo Zaum, e la serie di esposizioni inaugurata proprio da Pedroni s’intitola “Zaum”. Un termine caro ai futuristi russi e in generale a quanti vogliono trovare nelle parole l’opportunità di inventare suoni e sperimentare la duttilità e ricchezza del linguaggio. Uno spazio futurista, insomma, all’interno di una struttura che, se non recupererà la funzionalità di un tempo (cosa difficile, visto che si può parlare di una stazione in gran parte dismessa), potrà comunque vedere rivitalizzata l’area in cui giace. Ma che cosa è esattamente Zaum e il gruppo che si riconosce in questo termine? Innanzitutto, la parola “Zaum” è il conio di due termini russi che indicano, nella loro fusione, la possibilità di un’esperienza di tipo “trans-mentale", condizione che sta alla base di una pluralità di espressioni estetiche. «L’intento è di unire e riunire attraverso l’arte un’originale e personale visione del mondo di scultori, pittori, scrittori, fotografi, designer, architetti, musicisti: insomma, tutte le menti creative che nel nostro viaggio incontreremo, come filosofi, sociologi e antropologi». Un brain-trust di artisti e intellettuali al servizio di un nuovo progetto culturale di cui potrebbe beneficiare anche la stazione di Tempio. Zaum produce anche testi poetici. La mostra di Pedroni ( rimarrà aperta sino al 21 settembre), è, ad esempio, accompagnata dal testo critico del pittore Jean Córdova. Dal 2016, Zaum produce una collana di ebook gratuiti di poesia. La prima pubblicazione, intitolata “Sguardi incompiuti”, porta la firma dei poeti Francesco Pasella e Jean Òre. Ogni testo ha anche una prefazione che inquadra l’opera e la poetica degli autori. La prefazione a “Sguardi incompiuti” è di Cristoforo Puddu, poeta che ha vestito occasionalmente i panni del critico letterario. (g.pu.)

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