La Nuova Sardegna

Olbia

Punto da una vespa muore a 71 anni

di Angelo Mavuli
La spiaggia di Li Junchi
La spiaggia di Li Junchi

Stroncato da choc anafilattico: l’uomo, originario di Cagliari ma residente a Milano, era in vacanza intento a pescare

18 agosto 2017
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BADESI. Un uomo di 71 anni, Eugenio Cara, nativo di Cagliari ma residente a Milano, in vacanze a Badesi assieme alla sua compagna, è morto ieri mattina, poco dopo le 8, per lo choc anafilattico causato da una puntura di vespa. L’insetto lo ha colpito mentre il pensionato era intento a pescare in un tratto di mare sulla bellissima ed estesa spiaggia Li Junchi di Badesi, affollata di bagnanti e turisti.

«È successo tutto in pochi istanti – racconta una turista che ha assistito impotente alla scena –, l’uomo a un tratto ha fatto un passo indietro, ha mollato la canna da pesca e si è accasciato agonizzante sulla spiaggia, respirava a stento e quasi improvvisamente ha cessato di vivere». La conferma di quanto la donna ancora spaventata raccontava, verrà più tardi convalidata da fonti mediche che hanno parlato di choc anafilattico fulminante provocato da una puntura di vespa ad una mano.

L’episodio è accaduto a pochissima distanza dalla postazione balneare della Guardia medica: il personale in servizio è intervenuta immediatamente e gli operatori sono stati determinati nel tentativo disperato di salvare l’uomo: per ben sei volte hanno cercato con il defibrillatore di rianimarlo.

I rilievi legali del caso sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia locale di Badesi, guidati dal comandante Francesco Stangoni che, nella tarda mattinata, dopo essersi consultato con il magistrato di turno del Tribunale di Tempio, che ha autorizzato la rimozione del cadavere, ha provveduto al trasferimento della salma nel locale cimitero, a disposizione dei parenti.

La notizia di quanto accaduto e la sua crudele casualità, si è diffusa in un baleno lungo tutto il litorale e ben presto con i social ha travalicato i pur ampi confini della celebre spiaggia, premiata per due anni di seguito con la Bandiera Blu della Fee, e molto attrezzata sia nell’accoglienza dei turisti e dei bagnanti e sia nell’organizzazione dell’assistenza in casi d’emergenza, come è stato ieri per la tempestività dei soccorsi, rivelatisi purtroppo inutili a causa della dinamica del decesso.

L’uomo si trovava in vacanza a Badesi, in un casa privata, assieme alla sua compagna di vita da trent’anni. La notizia nella località balneare ma anche negli altri centri galluresi è stata commentata con sentimenti di dolore e pietà. In Gallura, salvo errori, un decesso per una puntura di vespa, risale al 18 settembre del 2014, quando un contadino, Paolo Dettori, di Tempio, intento a lavorare in un suo podere in località Parapinta, poco fuori città, rimase ucciso dalla puntura di una vespa. Anche in quell’occasione l’intervento immediato degli operatori sanitari del 118 non potè essere decisivo per salvare la vittima della puntura.

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