La Nuova Sardegna

Olbia

Pd e minoranza: «La giunta è spaccata»

di Angelo Mavuli
Pd e minoranza: «La giunta è spaccata»

Mario Addis e Monica Liguori di Tempio Libera durissimi contro Biancareddu dopo il “licenziamento” dell’assessore Amic

03 settembre 2017
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TEMPIO. La notizia, le motivazioni e il modo in cui è stata dimessa da Biancareddu l’assessore ai servizi sociali Alessandra Amic, è stata accolta in città con stupore dai cittadini comuni poco adusi alle manovre ed alle congiure di palazzo. Per niente stupiti invece, ma fortemente critici e preoccupati la segreteria del Pd cittadino e il gruppo consiliare di minoranza di Tempio Libera e Democratica che autonomamente hanno diramato due comunicati stampa. Il primo firmato, dal segretario Mario Addis ed il secondo da Monica Liguori.

Solidarietà. Entrambi esprimono all'assessore Amic, “destinataria di una condotta autarchica e antidemocratica”, scrive Liguori, la loro solidarietà.

Giunta divisa. «Il gelido e formale licenziamento attuato con una Pec - scrive Mario Addis -, lascia intendere quali siano i meccanismi di lavoro e i rapporti tra i componenti della giunta tempiese. Una giunta da tempo divisa da insanabili contrasti che ne bloccano l’attività e con il sindaco incapace di controllare. La cacciata dell’assessore Amic, non giunge inaspettata».

Finanziamenti a rischio. «Alcuni mesi fa, infatti, quando il Pd denunciò contrasti in giunta che stavano mettendo a rischio importanti finanziamenti e l’ultimazione di progetti ereditati dall’amministrazione Frediani, il sindaco rispose, come suo solito fare, con deprecabili insulti. Oggi, purtroppo, possiamo dire che avevamo ragione e che il sindaco Biancareddu ha mentito ai tempiesi».

Pesanti sanzioni. «Gravissime - prosegue il segretario Pd -, appaiono le motivazioni del defenestramento. L’ex assessore, infatti, è accusata di non aver lavorato e di non avere voluto approvare una delibera di giunta in contrasto con la normativa regionale e che espone il Comune di Tempio a rischio di pesanti sanzioni».

Città svenduta. «Biancareddu e Aisoni, distratti dalla continua ricerca di candidature (Parlamento 2018 e regionali 2019), per le quali stanno svendendo la città a Nizzi, stanno portando Tempio allo sbando. Con l’aggravante di utilizzare il Comune come trampolino di lancio per la loro personale carriera. Sarebbe bene - conclude Addis, che si decidessero a dedicare il loro tempo per l’amministrazione della città e, se ci riescono, a portare avanti il programma elettorale».

Monica Liguori. Non meno severa la reprimenda di Liguori. «La condotta del sindaco che ha defenestrato Amic perché in disaccordo con lei circa le modalità di applicazione di una legge - scrive Liguori -, è emblematica del più generale modus operandi di Biancareddu e della sua giunta. Le norme di legge vengono applicate senza criterio e in dispregio delle regole».

Senza prospettive. «Emblematica in tal senso è la vicenda del bando e della graduatoria relativa al noleggio con conducente, ove, anche lì, non v'è stato il benché minimo rispetto della legge e dove si è ancora in attesa di una risposta sensata e giuridicamente fondata all'interrogazione che in tal senso ho presentato durante il Consiglio del 3 agosto. Monica Liguori conclude accusando la giunta di avere ridotto la città in condizioni economico, sociali e culturali mai viste prima d’ora sia per la scarsezza di contenuti attuali che di prospettive future».

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