La Nuova Sardegna

Olbia

Assessore “licenziato” nuove accuse alla giunta

di Angelo Mavuli
Assessore “licenziato” nuove accuse alla giunta

Il segretario del Pci Nicola Luciano attacca soprattutto il sindaco e il suo vice: «Sono entrambi in campagna elettorale e hanno svenduto la loro città»

05 settembre 2017
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TEMPIO. Dopo la cacciata dell’assessore ai servizi sociali Alessandra Amic, peraltro non ancora resa nota ufficialmente, in città non si fermano le reazioni. Dopo quelle di Mario Addis, segretario del circolo cittadino del Pd e di Monica Liguori, consigliere comunale di Tempio Libera e Democratica, ieri è stata la volta della segreteria del Pci, con un documento del segretario Nicola Luciano. Il quale, dopo la solidarietà, “all’assessore epurato da Andrea Biancareddu e Paola Aisoni”, lancia una serie di accuse all’esecutivo, soprattutto al sindaco e al vice sindaco.

I candidati. «I due - scrive Luciano -, sono in piena campagna elettorale. Il primo alla conquista di una candidatura alle politiche, la seconda alle regionali». Lunghissima la reprimenda di Nicola Luciano che accusa sindaco e vice «di avere svenduto la città per le loro personalissime ambizioni elettorali con la complicità degli altri assessori. Con l’alleanza tra Nizzi e Biancareddu e il suo rientro in Forza Italia, (partito di Aisoni), cambia radicalmente in peggio il modus operandi dell’esecutivo».

Orrida passerella. «La stessa manifestazione a difesa del Paolo Dettori guidata con un’orrida passerella politica da Ugo Cappellacci, è stata contrabbandata dai due come un loro plebiscito personale. E pensare che Cappellacci - scrive Luciano - è stato il primo artefice, con la complicità di Biancareddu suo assessore, del declassamento del Dettori. Le prime delibere contro il nostro ospedale, infatti, arrivarono proprio dalla Giunta Cappellacci-Biancareddu».

Svenduta la città. Lunghissimo l’elenco delle manchevolezze imputate al sindaco da Luciano. «La santificazione del Mater Olbia, il trasferimento a Nuoro del Demanio Marittimo, il depotenziamento degli Uffici di Argea e Laore, il disinteresse per l’imminente trasferimento di Forestas ad Olbia, “primo pegno pagato a Nizzi”, il nulla di fatto per i licenziamenti nel comparto sughericolo, l’indifferenza alla disoccupazione galoppante, la mancanza di dialogo e l’arroganza nei rapporti politici, l’oscuramento dell’attività del consiglio comunale, l’insofferenza alle critiche cui si controbatte solo con insulti variopinti, le mancate risposte ai cittadini sui più svariati argomenti. Ultimo esempio l'oscuro e anomalo bando sulle licenze di noleggio con conducente che ancora grida vendetta».

I cittadini. Diversi i commenti della gente sulla vicenda Amic. «Una brava e valente professionista, umiliata e messa alla berlina perché “disturbava il manovratore”, secondo alcuni. “Una decisione politicamente ed amministrativamente corretta e necessaria per un proficuo lavoro della giunta”, invece, secondo i sostenitori dell’esecutivo. I neutrali invece dicono: “Qui non si tratta di un derby bocciofilo, ma delle sorti di Tempio che meriterebbe ben altro di una sterile polemica che saggiamente non sarebbe mai dovuta essere innescata per il bene collettivo”.

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