La Nuova Sardegna

Olbia

Bomba carta al Nespoli denunciato un giovane

Bomba carta al Nespoli denunciato un giovane

L’episodio nell’intervallo della partita di domenica: individuata un’auto in fuga  Con l’ordigno si volevano spaventare i tifosi ospiti, ma ha distrutto un tetto

14 settembre 2017
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OLBIA. Un forte boato. Tra il primo e secondo tempo di Olbia-Piacenza di domenica pomeriggio. Tutti lo hanno avvertito, ma tutti hanno probabilmente pensato (come era già accaduto) che si trattasse di un petardo. Ma la realtà, emersa solo in queste ore, era un’altra. Un gruppo di persone (almeno tre), arrivato con una macchina a poca distanza dallo stadio Bruno Nespoli, aveva un piano ben preciso: far arrivare una bomba carta il più vicino possibile al gruppo di tifosi al seguito del Piacenza. Ma il piano è fallito perché il lancio della bomba carta non è stato abbastanza lungo: l’ordigno rudimentale è atterrato prima, andando a sfondare completamente il tetto di una vicina attività commerciale.

L’allarme è comunque scattato subito anche se l’auto dei sospettati è sparita nel giro di pochi secondi. La partita di calcio nel frattempo si è conclusa (l’Olbia ha pareggiato in rimonta su rigore ed è stata, da questo punto di vista, un’altra giornata di festa), e i tifosi del Piacenza sono stati scortati sino al porto.

Ma gli investigatori del commissariato, nel frattempo, avevano già fatto partire le indagini raccogliendo molti elementi sia sulla macchina (colore e numero parziale di targa) sia sugli occupanti. Nessuno è stato visto in faccia ma alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto il lanciatore della bomba carta con il volto coperto da un passamontagna. I poliziotti sono così risaliti al proprietario dell’auto e, per il momento, è stato denunciato alla procura soltanto lui. Le accuse: detenzione illegale di materiale esplodente e danneggiamento aggravato. Si tratta di un trentenne di Olbia già noto alle forze dell’ordine e già colpito da provvedimento Daspo: per lui, insomma, c’è il divieto (non si sa però quando sia scattato) di accedere a qualunque manifestazione sportiva. Gli altri due, sempre secondo le informazioni raccolte dagli uomini del commissariato, dovrebbero essere identificati in breve tempo ed è possibile che tra loro possa esserci il responsabile del lancio.

Quasi tutti gli spettatori, durante l’intervallo del match, hanno avvertito il botto ma ne avevano sentito diversi anche nella partita d’esordio dell’Olbia contro il Pisa e si è pensato che anche stavolta si trattasse di petardi.

Intanto, nei giorni scorsi, sempre gli uomini del commissariato hanno notificato due provvedimenti Daspo ad altrettanti tifosi dell’Olbia.

«I due giovani, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti e l’altro di 19 anni - si legge in un comunicato diffuso dalla Questura - avevano fatto esplodere un grosso petardo durante l’amichevole al Nespoli tra Olbia e Cagliari, lo scorso 10 maggio. I responsabili dell’episodio sono stati individuati grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza presente all’interno dell’impianto: dalle registrazioni si vede chiaramente il momento dell’accensione e poi quello in cui il petardo viene lanciato. Il provvedimento emesso dal questore di Sassari è valido per un anno: per tutto questo periodo, dunque, i due giovani non potranno entrare nelle strutture e negli stadi in cui si disputano manifestazioni sportive». (s.p.)

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