La Nuova Sardegna

Olbia

Controlli antidroga: un nuovo arresto

Controlli antidroga: un nuovo arresto

Si infittisce l’attività per bloccare l’ingresso degli stupefacenti in Gallura. In manette un nigeriano con 150 grammi di eroina

18 settembre 2017
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OLBIA. Stavolta “brown sugar”, nelle scorse settimane “negra”. In questo caso eroina, quasi sempre di particolare purezza. La volta precedente cocaina. L’attività di controllo, prevenzione e repressione sul traffico di stupefacenti ha registrato nelle ore un altro arresto nell’area portuale. In carcere è finito un nigeriano di 29 anni, probabilmente sbarcato nell’isola per mettere a reddito 150 grammi di eroina che i controlli della Guardia di finanza hanno intercettato al suo arrivo in città.

Nel caso intercettato l’altro ieri non sono state utilizzate particolari precauzioni per nascondere il bagaglio. Il nigeriano individuato all’Isola Bianca, aveva indosso, occultato tra gli abiti, due etti e mezzo di eroina, per un valore sul mercato di 150mila euro. L’uomo, 29 anni, aveva cercato di passare inosservato tra gli altri passeggeri. Ma non è passato indenne al fiuto di Daff e Ober, i due pastori tedeschi della Guardia di finanza, che in questa occasione ha lavorato in una operazione congiunta con la Agenzia delle dogane per i controlli portuali nelle banchine riservati alle motonavi.

I due pastori tedeschi hanno subito richiamato l’attenzione dei militari. Il sospettato ha cercato di giustificarsi dichiarandosi consumatore abituale di stupefacenti e ha consegnato spontaneamente un piccolo quantitativo di haschisc. Ma i finanzieri hanno notato qualche tentennamento nonostante l’ostentata serenità del giovane, così lo hanno condotto nei propri uffici, nell’area industriale, e grazie a un successivo e più approfondito controllo, come hanno spiegato gli stessi ufficiali delle Fiamme gialle, hanno rinvenuto un involucro, ben confezionato, che era stato occultato all’interno degli abiti. L’accertamento sulla qualità della droga è stato fatto poco dopo attraverso i narcotest in dotazione. Verificato che si trattava di eroina brown sugar, dalla quantità si è calcolato che una volta “tagliata” in dosi e immessa nel mercato avrebbe potuto fruttare non meno di 150mila euro.

Arrestato, l’uomo è stato trasferito in carcere e messo a disposizine dell’autorità giudiziaria.

Nel caso della droga “negra” si trattava di cocaina, non di un tipo nuovo del pericoloso stupefacente, ma l’appellativo deriva da uno dei metodi utilizzati dai cartelli colombiani della droga per mascherarla e superare controlli sempre più sofisticati: la droga viene mescolata a particelle magnetiche nere di sali di ferro o di sali di cobalto e di potassio tiocianato, si ottiene un mix di colore scuro che diventa inodore e quindi non attira l’attenzione dei cani antidroga. Di solito, per non destare sospetti dato che nella analisi ai raggi X in aeroporto la sostanza appare come una massa scura che fa sorgere dubbi sulla natura del bagaglio, viene stipata dentro toner, fertilizzanti, coloranti e modanature in metallo. Tentativi che hanno particolarmente impegnativa la lotta alla droga nella stagione estiva che si chiude.

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