La Nuova Sardegna

Olbia

Disoccupazione al 18% e boom di voucher

Disoccupazione al 18% e boom di voucher

In crisi aziende storiche: vertenza Meridiana, lavanderia industriale Clea e sugherificio Ganau  

18 settembre 2017
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OLBIA. La disoccupazione pari al 18,8 %, quella giovanile che sfiora il 50 %, il lavoro sempre meno tutelato, e sul tavolo vertenze che riguardano aziende storiche: Meridiana, la lavanderia industriale Clea ad Olbia, il sugherificio Ganau a Tempio. «Questo è un momento particolarmente complicato per la nostra regione e per il nostro territorio – commenta Luisa Di Lorenzo – In Sardegna dobbiamo tornare indietro di 20 anni per trovare lo stesso numero di occupati di oggi, circa 560mila. Con l’aggravante di un’occupazione peggiore, con molti più lavori precari e a orario ridotto e condizioni contrattuali sempre più diseguali. Un disastro sociale favorito dalle scelte politiche degli ultimi 20 anni e dalla recente controriforma del mercato del lavoro. Basti pensare al voucher: il tentativo più spregiudicato della politica di disabilitare il contratto di lavoro con i sui diritti e i suoi doveri. Con i voucher è stata eliminata l’assunzione e il licenziamento e quindi la possibilità di accedere all’indennità di disoccupazione, oltre alle ferie, maternità e malattia. Ai datori di lavoro sono piaciuti molto, sopratutto in Gallura: nel 2016 si sono registrati numeri da record nel turismo, erodendo una fetta di lavoro regolare, stagionale ma pur sempre garantito da contratto vero». Vertenze sul piano sindacale che riflettono sul piano politico la crisi istituzionale della Gallura. Da qui, la rivendicazione dell’autonomia, partendo dal presupposto che un territorio come quello Gallurese non è paragonabile ad altri, per le sue specificità, con un aeroporto e un porto che a livello regionale è il primo per numero di transiti, porta d’ingresso naturale per l’isola. «La Gallura – conclude la Di Lorenzo – continua ad essere la locomotiva della Sardegna rappresentando il suo ammortizzatore naturale grazie alla sua posizione geografica privilegiata che ha portato e continuerà a portare investimenti privati di primaria importanza». (t.s.)

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