La Nuova Sardegna

Olbia

Radiologia, liste di attesa ancora lunghe

Radiologia, liste di attesa ancora lunghe

Sbloccate le prenotazioni per alcuni esami, ma i medici sono ancora pochi. Continui rinvii per tac ed eco non urgenti

20 settembre 2017
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OLBIA. Prenotare una risonanza magnetica se non c’è l’urgenza? Per il momento l’attesa è lunga: almeno sei mesi. E’ quanto si è sentito rispondere un utente, ieri mattina, che ha chiamato il Cup per chiedere informazioni sull’esame diagnostico. “Non sarà possibile prima del prossimo marzo”, gli è stato risposto. E così è scattata la protesta.

Altro caso. «Io, invece - ha detto una signora - è dallo scorso giugno che attendo una data per fare un’ecografia alla caviglia e anche l’altro ieri sono tornata a casa senza uno straccio di appuntamento. Niente da fare, mi hanno ripetuto le solite parole: le faremo sapere appena il personale sarà sufficiente».

Già, il personale. Ancora non basta. E così, dallo scorso mese di maggio, il reparto di Radiologia non è in grado di garantire in tempi rapidi tutte le prestazioni (urgenze escluse) perché l’organico dei medici è sempre sottodimensionato. Due rinforzi sono arrivati, però. E ciò ha consentito di riaprire al Cup gli appuntamenti per mammografie ed ecografie mammarie. Non solo. Da alcuni giorni, in tutti e tre i presidi della Assl, è ripartito lo screening mammografico. Adesso si possono pure riprenotare le moc (densitometria ossea) e sono state completamente azzerate anche le urgenze esterne per le risonanze magnetiche.

Per quanto riguarda tac ed ecografie, si riescono a gestire le richieste urgenti giornaliere, mentre per tutte le altre si fa il possibile per trovare spazi e per anticipare esami prenotati da molto tempo. «Di più, però, i medici non possono fare - come hanno rimarcato dal sindacato Fiu-Usae -, perché l’organico deve essere ancora rinforzato. Qui, come in molti altri reparti». Dalla Radiologia del Giovanni Paolo II, quattro mesi fa, erano andati via tre medici: due a Ozieri e uno a Oristano. Una quarta radiologa si era assentata da gennaio per maternità. L’organico era così sceso da 20 a 16. Considerate le ferie e le trasferte di alcuni specialisti verso il Paolo Merlo della Maddalena, non si potevano più garantire tutte le prestazioni. Inevitabile da quel momento il blocco di tutte le prenotazioni, escluse quelle fissate in precedenza.

L’Ats, dopo un’estate al collasso, ha provveduto tra agosto e settembre a due sostituzioni e la situazione è migliorata. Ma non per tutti. E le proteste degli utenti di fronte alle lunghe attese continuano a farsi sentire. (s.p.)

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