La Nuova Sardegna

Olbia

La banda ultralarga è un sogno e la Gallura resta ancora al palo

di Giandomenico Mele
La banda ultralarga è un sogno e la Gallura resta ancora al palo

Tagliata fuori dalle prime due gare già bandite, la Sardegna aspetta adesso la terza opportunità Oltre Olbia e Tempio, nella lista d’attesa ci sono anche i Comuni di Arzachena e La Maddalena

26 settembre 2017
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OLBIA. La banda ultralarga pubblica resta una chimera. L’accelerazione promessa per il piano infrastrutturale sembra aver lasciato indietro la Sardegna e, di conseguenza, i comuni galluresi, anche i più grandi, restano in coda nella lista delle priorità del Governo. Da Olbia a Tempio, senza contare la miriade di piccoli comuni interessati dalla rete veloce e nelle aree a cosiddetto “fallimento di mercato”: tutti fermi al palo, con una situazione di “digital divide” assolutamente fuori controllo.

Nelle gare finora bandite la Sardegna è rimasta tagliata fuori. Sono state finora messe a bando da Infratel (la società in house del ministero per lo Sviluppo economico) due gare riguardanti rispettivamente le regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (prima gara) e Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia (seconda gara). Entrambe sono state aggiudicate ad Open Fiber. Per la prima, la società ha firmato lo scorso 16 giugno il contratto di concessione per la realizzazione della rete. L’importo dell’investimento a gara era pari a 1,4 miliardi; il prezzo offerto per la concessione è stato di 675,2 milioni. Si attende ora la comunicazione dell’apertura dei cantieri, inizialmente ipotizzata dal governo entro la pausa estiva. Per quanto riguarda la seconda gara, il consiglio di amministrazione di Infratel ha deliberato lo scorso 26 luglio l’approvazione della proposta di aggiudicazione ad Open Fiber e sono in corso le procedure per arrivare alla stipula del contratto. La terza gara - Calabria, Puglia e Sardegna - deve essere ancora bandita. In tutto, per le tre gare, il governo ha previsto un piano da 2,9 miliardi di euro.

Il progetto prevede la copertura di 224 città italiane tutte appartenenti ai cosiddetti Cluster A e B. Sono le zone “a successo di mercato” che comprendono le due principali città galluresi, Olbia e Tempio, insieme ai centri più importanti dell’isola: da Cagliari a Sassari e Nuoro, passando per Iglesias, Macomer, Oristano, Quartu Sant’Elena, Selargius, Sestu e Sinnai. Una quarta eventuale gara potrebbe riguardare nel 2018 le nuove aree a fallimento di mercato emerse dalla consultazione sulle “aree grigie e nere” condotta lo scorso luglio. Ma su questo punto i giochi sono ancora incerti: è in programma un incontro tra Infratel e Tim per ridiscutere dei progetti di investimento nelle aree interessate. Resta dunque in piedi al momento il solo progetto della Regione, che prevede lo stanziamento di 82 milioni di euro per completare il percorso di sviluppo della banda ultralarga nelle aree “bianche” della Sardegna, cioè quelle in cui gli operatori privati non hanno interesse a intervenire. Si tratta della seconda fase dopo quella avviata nel marzo 2016 in 313 comuni con un investimento complessivo di 56 milioni. Un intervento che riguarda altri 39 Comuni e fra questi Arzachena, La Maddalena.

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