La Nuova Sardegna

Olbia

Dalla torre all’accordo Meridiana, tre anni di lotte

di Giampaolo Meloni
Dalla torre all’accordo Meridiana, tre anni di lotte

Il 15 ottobre 2014 con la protesta sul faro iniziava la lotta delle “magliette rosse” La dolorosa vertenza per difendere il lavoro e la compagnia aerea 

02 ottobre 2017
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OLBIA. Un epilogo lungo tre anni, con un finale che ancora è solo parzialmente scritto: dalla protesta sulla torre all’accordo con il Qatar. La parte più dura, la virata di una storia cominciata gli inizi del 1960, arriva la mattina del 15 ottobre 2014. La città si sveglia con una iniziativa di protesta roboante, di quelle vertenze rumorose alle quali non è abituata. La notizia si diffonde all’alba: sulla torre-faro dell’aeroporto Costa Smeralda, nel piazzale dei parcheggi, due dipendenti dell’unica Compagnia di volo con matrice identitaria sarda e prestigiosa nel mondo, si sono insediati nel cornicione metallico a cinquanta metri d’altezza. Dicono “no” alla riduzione del personale appena annunciata dall’azienda del Principe Aga Khan che ha la necessità di rimettere in sesto i bilanci e imboccare una rotta gestionale e amministrativa più leggera.

La coscienza. Operazione che si preannunciava dolorosa e che avrebbe lasciato il segno, marcando in primo luogo l’esistenza di un bacino di lavoratori dipendenti nella percezione comune della città considerato in fondo economicamente e socialmente privilegiato, come essi stessi hanno sempre saputo (ma si potrebbe anche dire, sofferto, durate quei mesi). Per questo la loro lunga battaglia non ha mai coinvolto in una vertenza diffusa l’intera città e che in primo luogo non coinvolgeva in valutazioni unanimi le organizzazioni sindacali. Quella che stava cominciando era in realtà e in prevalenza una vertenza dei piloti e del personale di volo. I sindacati tradizionali Cgil, Cisl e Uil osservavano a prudente distanza, solidali per coscienza, distinti per interpretazione e gestione della mobilitazione.

L’annuncio. La vicenda della torre comincia in realtà nel settembre 2014, quando l’Aga Khan annuncia di mettere in mobilità quella parte del personale considerata in esubero strutturale, scelta che avrebbe coinvolto 1.634 persone: 1.478 dipendenti di Meridiana Fly (262 piloti, 896 assistenti di volo e 320 personale di terra) e di 156 di Meridiana Maintenance (le manutenzioni). La notizia suscitò subito reazioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil reagirono con iniziative di protesta davanti alla palazzina aziendale, nell’area del Costa Smeralda. Ma la notte tra il 14 e 15 ottobre 2014 la temperatura cambiò. Il comandante pilota Andrea Mascia, 57 anni, salì insieme ad Alessandro Santocchini (assistente di volo, 50 anni) su una torre faro all’interno dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia. I due sono diventati il simbolo della protesta agli esuberi delle “magliette rosse” e Mascia rimase per 50 giorni (la metà dei quali in sciopero della fame) sulla torre, ribandendo: “Non sono un eroe, lotto per il mio lavoro”.

La ribalta. Quella che divenne la lotta delle “magliette rosse” con la scritta impressa sul davanti “io sono un esubero” ebbe ecco nazionale, accese immediatamente un interesse politico (nei giorni successivi lo stesso ministro del Lavoro Poletti fu promotore di un incontro al dicastero) che mai si è affievolito, seppure la trattativa si sia diluita nel tempo faticando prima di arrivare all’esito pagato duramente dai dipendenti e dalla comunità, con 400 licenzimenti, in larga parte assistenti di volo.

Il taglio. Una cura dimagrante chiesta e ottenuta da Qatar Airways per dare il via libera al matrimonio societario siglato lo scorso giovedì. Durante la lunga ed estenuante vertenza, i lavoratori hanno manifestato più volte davanti ai palazzi del governo nazionale, hanno attraversato la Sardegna ottenendo solidarietà in tante altre località e realtà industriali e aziendali impegnate in analoghe battaglie in difesa dei posti di lavoro. Hanno anche portato il loro appello al Papa.

La svolta. Tre anni. Pochi giorni fa la svolta, salutata con atteggiamento positivo ma con l’inevitabile venataura di “cauto ottimismo”. Qatar Airways ha acquisito il 49% di AQA Holding, il nuovo azionista di controllo di Meridiana Fly. Ora all’orizzonte della compagnia aerea fondata dall’Aga Khan cinquanta anni fa si profilano nuove scelte di crescita. I sindacati sono fiduciosi ma non trascurano di sottolineare le loro aspettative: «Ora i piani industriali».

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