La Nuova Sardegna

Olbia

Sprar per migranti, poche adesioni

Sprar per migranti, poche adesioni

Il Coordinamento Nord Sardegna di “Noi con Salvini”: «C’è troppa diffidenza»

04 ottobre 2017
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TEMPIO. Lo Sprar, il Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati adottato dal Governo, secondo Mario Piga del Coordinamento Provinciale Nord Sardegna Noi Con Salvini, «è una mera illusione e rende i sindaci ancor più impotenti di fronte all’invasione di profughi». Il giudizio e le critiche sono contenuti in un comunicato emesso ieri a firma del Coordinamento. «Fino a ora solo sette comuni dell’Unione dei Comuni Alta Gallura hanno aderito allo Sprar. Non è difficile capire il perché di una così bassa adesione ad un metodo che, secondo il Governo, avrebbe dovuto mettere al riparo i comuni da inserimenti di clandestini numericamente insensati sul territorio. In tale bassa adesione infatti, si intuisce quanta diffidenza vi sia tra i nostri sindaci, sulla reale efficacia dello Sprar. Appare ormai chiaro a tutti, che la gestione in mano allo Stato non impedirà alle organizzazioni “umanitarie” e alle cooperative, di continuare a gestire a modo loro e fuori da ogni controllo, i centri di raccolta già esistenti e purtroppo in continua crescita. Da parte dei comuni di Bortigiadas, Aggius, Badesi e Luogosanto - si legge nel comunicato di Noi con Salvini -, abbiamo assistito a una corsa contro il tempo per aderire alla nuova rete che avrebbe dovuto evitare un flusso maggiore. Un ripiego ad associarsi, invece, da parte di Santa Teresa e Trinità d’Agultu e Vignola, con la speranza di fermare i numeri già alti nei loro territori, Porto Pozzo, nel primo comune e Paduledda nel secondo. Una pia illusione per tutti, invece, poiché non esiste nessuna garanzia, che l’adesione allo Sprar impedisca nuovi arrivi. Il business intorno ai migranti, accanto ai quali bazzicano il più delle volte, organizzazioni senza scrupoli - scrive ancora Mario Piga - continua ad essere forte e remunerativo. Pensare poi d’integrarli, regalando loro lavori socialmente utili, con una riflessione più attenta, si capisce quali danni, tale d’iniziativa, (che può apparire a primo acchito meritoria e degna d’attenzione), arrecherà alla nostra già disastrata economia che esclude i residenti dal mondo regolare del lavoro. Lo Sprar è dunque l’ennesima tegola scaraventata sui Comuni, da parte di uno Stato che, sempre più, appare debole e incapace a gestire l’immigrazione. I flussi proseguono senza sosta e l’Isola, continua a subirli senza reagire, con un Governo centrale e regionale incapaci ad intervenire». Il comunicato si chiude con l’annuncio di una manifestazione di protesta per il 25 novembre prossimo alla presenza del segretario nazionale Matteo Salvini. (a.m.)



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