La Nuova Sardegna

Olbia

Barriere architettoniche non abbattute e requisiti non rispettati

Il Tar Sardegna nell’esprimersi sull’affidamento della gara di appalto ha dato motivazioni differenti per la Casa famiglia di Olbia e quella di Tempio, anche in base alle eccezioni sollevate dagli...

05 ottobre 2017
1 MINUTI DI LETTURA





Il Tar Sardegna nell’esprimersi sull’affidamento della gara di appalto ha dato motivazioni differenti per la Casa famiglia di Olbia e quella di Tempio, anche in base alle eccezioni sollevate dagli avvocati dell’impresa ricorrente. Per quanto concerne il progetto definitivo relativo alla sede di Tempio Pausania, la cooperativa ricorrente lo riteneva anch’esso affetto da molte carenze: sia in relazione alla rilevata mancanza della Relazione circa l’abbattimento delle barriere architettoniche, del disciplinare descrittivo e prestazionale, nonché della relazione tecnica degli impianti meccanici. Ultimo rilievo accolto dal Tar, con l’annullamento dell’aggiudicazione dell’appalto, la “proposta alternativa” effettuata dall’aggiudicatario di una struttura temporanea, da utilizzare durante i lavori di ristrutturazione, collocata a Calangianus e non a

Olbia. Il problema della barriere architettoniche compare come motivazione dell’annullamento per entrami i progetti delle Case famiglia. Su Olbia viene contestata la larghezza minima delle scale di 1,20 metri, come prevista dal regolamento edilizio, che non sarebbe stata rispettata. Numeri e problemi di carattere non secondario. L’assenza di questi requisiti renderebbe impossibile ottenere l’abitabilità dell’edificio ristrutturato e, nel caso di specie, anche l’accreditamento regionale, per carenza dei requisiti sanitari.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative