La Nuova Sardegna

Olbia

La dura lotta all’usura L’attenzione è alta ma la giustizia è lenta

di Angelo Mavuli
La dura lotta all’usura L’attenzione è alta ma la giustizia è lenta

I dati Eurispes sul fenomeno illustrati dal presidente Fara Rischio medio alto nell’isola, la provincia di Sassari in testa

09 ottobre 2017
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TEMPIO. Il recente convegno sull’usura organizzato a Tempio nella sede regionale dall’Eurispes per presentare il rapporto sull’usura in Sardegna, ha riacceso l’attenzione sul fenomeno. Mettendo in mostra, oltre le cifre del “credito nero”, anche le luci e le ombre di questi ultimi venti anni di lotta. Dal rapporto, illustrato dal Presidente Gian Maria Fara, si stima un prestito annuale di 1 miliardo 87 milioni e 720 mila euro che produce un capitale restituito di 2 miliardi 392 milioni 985 mila 100 euro. Cifre fredde, ma significative. Dietro le quali si nascondono vite marcate dalla sofferenza, dalle preoccupazioni, da umiliazioni, da paure e sopraffazioni. L’Indice di rischio usura, fra le province sarde, definito “medio alto”, vede in testa Sassari con il 72,79%. Seguono Cagliari con il 65,16, e Nuoro con il 62,43. Inferiore alla media nazionale invece quello della provincia di Oristano pari al 40,93, definito medio-basso. Dati decisamente allarmanti per tutti gli organi impegnati a combattere il fenomeno e che impongono ovviamente una riflessione. Compito che egregiamente ha assolto l’Eurispes portando al dibattito il prefetto Domenico Cuttaia, commissario straordinario del Governo per il coordinamento del Governo antiracket e antiusura, Monsignor Giovanni Maria Pittorru, presidente della Fondazione anti usura Santi Simplicio e Antonio della Diocesi Tempio, (attiva dal 1988), Giuseppe Marani, prefetto di Sassari, il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale della Guardia di Finanza, Riccardo De Vito, magistrato e i rappresentanti dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, dell’Ordine degli Avvocati, della Camera di Commercio di Sassari, della Coldiretti, della Confartigianato e del Cna.

Dal dibattito, si diceva arrivano luci ed ombre. Le luci arrivano dall’attività ventennale della Fondazione anti usura diocesana, illustrata dal presidente Monsignor Giovanni Maria Pittorru. Le ombre sono state proiettate dal magistrato Riccardo De Vito, che con il suo intervento non ha lasciato dubbi «sulle responsabilità di una giustizia troppo lenta e burocratizzata su questo fronte».(

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