La Nuova Sardegna

Olbia

A Berchidda meno tasse per chi si libera delle “slot”

di Sebastiano Depperu
A Berchidda meno tasse per chi si libera delle “slot”

Proposta della minoranza: «Cresce il numero dei dipendenti del gioco d’azzardo: riduciamo la Tarsu ai proprietari dei locali che accantoneranno le macchinette»

10 ottobre 2017
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BERCHIDDA. Sconti sulla Tarsu a chi fa fuori le slot machine dai locali pubblici. E' questa la proposta del gruppo consigliare di minoranza di Berchidda, "Idea Comune". Da qui la mozione per applicarla in paese. «La nostra mozione - dicono i quattro consiglieri dell'opposizione Silvio Fresu, Alessandro Cossu, Pietro Calvia e Mauro Pinna - propone di ridurre l’imposta sul servizio di raccolta dei rifiuti, dal 50 al 70 per cento, in relazione al numero di slot machine che sarebbero state dismesse, andando incontro in tal modo, ai mancati introiti del titolare dell’esercizio».

Da "Idea Comune", dunque, arriva la proposta di un taglio alle tasse se si taglia il numero delle macchinette nei locali pubblici. «Il fatto più preoccupante - aggiungono i consiglieri dell'opposizione - è dover constatare da parte delle aziende sanitarie, l’elevato numero di persone che sono diventate dipendenti da gioco d’azzardo. In particolare la cosa più rilevante è constatare che cala sempre più l’età dei tanti ludopatici seguiti dai servizi socio-sanitari. E con la diminuzione dell’età, aumenta la spesa sanitaria per curare le ludopatie. Il costo pagato da tutta la comunità tende già a superare gli introiti che lo stato ottiene dal gioco d’azzardo. In materia di gioco d’azzardo si deve assumere come stella polare la protezione del cittadino rispetto ai gravi rischi sociali, sanitari e di dipendenza».

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La proposta è stata lanciata all'amministrazione guidata dal primo cittadino Andrea Nieddu. «Siamo fiduciosi che la nostra amministrazione si distingua e prenda a cuore il problema - spiegano i quattro consiglieri di minoranza - attendiamo fiduciosi che la nostra mozione venga messa in discussione in tempi celeri, affinché i danni derivanti dal gioco d'azzardo siano limitati in maniera decisa e venga posto un freno alla terribile situazione a cui i nostri concittadini sono soggetti».

Il cammino sarà facile. Dovrà seguire cinque fasi: rafforzare l’informazione ai cittadini, in particolare ai giovani (ad esempio con un intervento annuale nelle scuole secondarie di primo e secondo grado) e agli anziani, in merito alla pericolosità dell’abuso dei giochi che consentono vincite in denaro collaborando con le associazioni di categoria e la Assl; mettere in atto idonee azioni per contrastare le ludopatie; prevedere, per i locali che decideranno di rinunciare volontariamente a ospitare al loro interno le slot machine, una sorta di bollino di qualità, una certificazione di locale libero da slot machine e conseguente sconto nelle tasse; aderire come Comune al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo; predisporre controlli per garantire il rispetto delle azioni intraprese».
 

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