La Saharienne, lotta alla violenza di genere: l'impegno di 80 atlete francesi
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Due atlete impegnate sulla canoa davanti a TavolaraUna settimana in Gallura di sport all'aria aperta dedicata alla battaglia dell'associazione Prospettiva donna
11 ottobre 2017
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OLBIA. Ci vogliono muscoli e resistenza per compiere imprese di questo tipo. Due elementi che le circa 80 atlete della manifestazione «La Saharienne» decidono di mettere in campo ogni mattina, quando sono chiamate a superare i propri limiti fisici e mentali tra il mare e le montagne della Gallura.
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Dalla scorsa settimana sono impegnate in diverse discipline sportive a stretto contatto con la natura, come corsa campestre, canoa, swim and run, mountain bike, tiro con l’arco. Martedì a Padru, in località Sas Enas, hanno invece provato la discesa in corda doppia e lo spettacolare volo con la teleferica: un cavo di acciaio lungo 100 metri che unisce due pareti di roccia, a 80 metri di altezza. Sul posto, per il supporto tecnico, l’associazione Canyoning Gallura, che anni fa ha realizzato l’impianto.
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La manifestazione «La Saharienne», che dura in tutto una settimana, ha l’obiettivo di dire no alla violenza di genere. E visto che quest’anno si svolge in Gallura, l’evento è stato dedicato al centro antiviolenza Prospettiva donna di Olbia. Le atlete sono quasi tutte francesi, più due (mamma e figlia) di Buddusò. La manifestazione si svolge nei territori più suggestivi di Olbia, Buddusò, Padru, Loiri Porto San Paolo e Golfo Aranci. (d.b.)
