La Nuova Sardegna

Olbia

Troppe strade dimenticate consiglieri regionali ad Alà

Troppe strade dimenticate consiglieri regionali ad Alà

Si sono autoconvocati lunedì per fare il punto sulle opere pubbliche incompiute All’incontro organizzato coi sindaci invitati l’assessore Balzarini e il commissario

11 ottobre 2017
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OLBIA. I consiglieri regionali del territorio accendono i riflettori sulle strade dimenticate della Gallura e del Goceano. La Sassari-Olbia, la Olbia-Palau-Santa Teresa, il tratto Monte Pinu sulla Olbia-Tempio, la provinciale 24 da Padru alla statale 389, l’eterna incompiuta Borore-Buddusò-Olbia. E si autoconvocano per lunedì ad Alà dei Sardi. Il consigliere regionale Giovanni Satta si è fatto promotore dell’incontro al quale hanno aderito con entusiasmo i colleghi Giuseppe Meloni, Giuseppe Fasolino, Pierfranco Zanchetta, Gaetano Ledda e Daniele Cocco. Alla squadra bipartisan di consiglieri regionali si è unita quella delle fasce tricolori, in testa il sindaco di Alà Francesco Ledda che ha dato la disponibilità dell’aula consiliare per la riunione delle 16. Gli amministratori si ritroveranno alle 10 al bivio sulla statale 388 all’incrocio con la vecchia strada per Torpè. I lavori continueranno ad Alà.

Gli inviti. I consiglieri regionali hanno invitato alla riunione l’assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il commissario della provincia di Sassari Guido Sechi. L’obiettivo è avere certezze sui tempi di completamento delle opere e sui finanziamenti.

L’autoconvocazione. La riunione di lunedì punta ad accelerare i tempi e a fare chiarezza con la Regione sulla situazione delle strade tra Gallura e Goceano. Si parte dai lavori di collegamento della Abbasanta-Buddusò-Olbia-statale 389 tratto Alà dei sardi-bivio Padru per proseguire con le provinciali 24 e 110. Ma l’obiettivo è avere una mappa dettagliata e precisa di tutte le strade della Gallura e del Goceano ancora in stand-by. «Le popolazioni del Goceano, del Monte Acuto e della Gallura hanno più volte espresso il loro malcontento – si legge nella lettera di autoconvocazione –. C’è bisogno di analizzare con urgenza le criticità, coordinare le procedure e stabilire in modo congiunto dei percorsi in grado di imprimere una accelerazione significativa per concretizzare le opere necessarie alla sicurezza e alla mobilità dei territori». (se.lu.)

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