La Nuova Sardegna

Olbia

Viabilità dimenticata pressing sulla Regione

di Tiziana Simula
Viabilità dimenticata pressing sulla Regione

Sit-in ad Alà dei consiglieri regionali e sindaci di Gallura, Goceano e Monte Acuto Bloccati i 14 milioni per completare il 4° lotto della Abbasanta-Buddusò-Olbia  

17 ottobre 2017
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INVIATA AD ALÀ DEI SARDI. Un sit in nel luogo simbolo delle incompiute, con una strada in costruzione che rischia di finire in un vicolo cieco se non si completerà col secondo stralcio, lavori appesi a un finanziamento già in cassa ma inutilizzabili. Storie di ordinaria burocrazia che si trasforma in disagio e isolamento per le popolazioni di Gallura, Goceano e Monte Acuto. Per fare luce su iter e risorse e sollecitare Regione e Provincia ad accelerare le procedure tecniche e amministrative sulle opere viarie incompiute, ieri, i consiglieri regionali, su iniziativa di Giovanni Satta, si sono autoconvocati insieme al sindaco di Alà Francesco Ledda e ai colleghi dei territori interessati.

Sit in bipartisan. Un sit in bipartisan sulla statale 389 nel tratto Alà dei Sardi bivio per Padru, dove è in fase di realizzazione il primo stralcio del 4 lotto per il collegamento con la Abbasanta-Buddusò-Olbia. Consiglieri regionali – presente oltre a Satta, il Pd Giuseppe Meloni – e fasce tricolori, si sono poi ritrovati in aula consiliare ad Alà, dov’era presente il commissario della provincia di Sassari Guido Sechi, accompagnato dal dirigente del settore viabilità ed edilizia scolastica per la zona omogenea di Olbia Tempio Pasquale Russo. Assente invece l’assessore ai lavori pubblici Edoardo Balzarini che ha comunque inviato la risposta alle interrogazioni presentate da Meloni e Satta sui 14 milioni di euro necessari per realizzare il secondo stralcio del collegamento della 389 con la Abbasanta-Buddusò- Olbia. Soldi che a causa del bilancio armonizzato non possono essere utilizzati dalla Provincia.

Il pressing. Da qui, il pressing di consiglieri e sindaci affinché la Regione reperisca i necessari spazi finanziari. «A luglio 2016 – attacca Ledda – sono stati consegnati i lavori del primo stralcio del proseguimento della Abbasanta Olbia, opera che finisce a due chilometri e mezzo dall’innesto con la strada già realizzata. Il primo stralcio finisce in un fiume. Ci sono 14 milioni in Provincia per il secondo stralcio ma non sono stati ancora svincolati. Solo con quel tratto ci si immette sulla sp 24 Alà dei Sardi Padru. Sono quindi indispensabili. Senza il completamento dell’opera, questo cantiere non ha senso. È un’opera fondamentale per toglierci dall’isolamento. Vogliamo che questi 14 milioni vengano subito svincolati e dato mandato per l’appalto integrato per la costruzione.

La Regione. «Balzarini – ha riferito Giovanni Satta con in mano la risposta dell’assessore – ha fatto sapere che la Regione verificherà in prima istanza la possibilità di reperire i necessari spazi finanziari oppure di finanziare l’opera con altre risorse eventualmente disponibili». Il commissario Sechi ha precisato: «Noi siamo pronti a fare: la Regione ci dica se dobbiamo procedere con un appalto normale o integrato». Il consigliere regionale Daniele Cocco, che è anche componente della commissione bilancio, si è fatto promotore di un tavolo tecnico-politico da tenersi a breve tra gli assessori Paci e Balzarini, con i sindaci e i consiglieri regionali per affrontare la questione del finanziamento bloccato.

Riqualificazione sp 24. Risposte sono arrivate anche sulla messa in sicurezza della sp 24, per la quale erano stati stanziati 9 milioni 800mila euro dal lontano 2009: la Provincia ha indetto la gara per l’affidamento della progettazione. Lungaggini dovute a questioni politiche.

Strada di Monte Pinu. Meloni ha messo l’accento sul ripristino della strada di Monte Pinu crollata dopo l’alluvione del 2013 e sotto sequestro giudiziario fino a un anno fa, i cui lavori sono in capo all’Anas. «Non si può più aspettare: il Genio civile si affretti a dare il parere alle integrazioni richieste sulla progettazione dall’Anas, così che entro fine anno, primi del 2018, si possa dare il via ai lavori. È stato perso già troppo tempo».

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