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TRINITà 

Il sindaco: minoranza incoerente sui confini con Badesi

Il sindaco: minoranza incoerente sui confini con Badesi

TRINITA’ D’AGULTU. Il sindaco di Trinità, Giampiero Carta, a nome della maggiornanza, risponde ai tre consiglieri di minoranza che lo hanno attaccato su diversi argomenti.«L'opposizione - dice Carta...

18 ottobre 2017
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TRINITA’ D’AGULTU. Il sindaco di Trinità, Giampiero Carta, a nome della maggiornanza, risponde ai tre consiglieri di minoranza che lo hanno attaccato su diversi argomenti.

«L'opposizione - dice Carta - dopo aver votato favorevolmente in Consiglio sulla definizione dei confini tra Trinità e Badesi, dopo una diatriba per una porzione di arenile, e dopo aver bocciato lo statuto per il rientro immediato di Trinità nell'Unione dei Comuni, spara sulla stampa tutto il contrario di quello espresso in aula. Infatti, dopo aver dichiarato in Consiglio di essere certi delle nostre ragioni sui confini, pubblicamente si chiedono se la spiaggia sia nostra e come mai si passi da strade secondarie di Badesi. Come se le strade facessero da confine. Le altre loro domande sono se la dog beach sia a norma e che introiti dia. Mi accusano di male fede, forse facendo riferimento alla dog beach». Il sindaco, poi, spiega che la diatriba per i confini si risolverà in sede regionale: «Come era inevitabile. Sui confini qualcuno della minoranza non ricorda che la precedente amministrazione aveva dato tre concessioni in quel tratto di arenile a cittadini di Trinità: non è possibile far finta di niente ma, in modo corretto, dobbiamo far valere le nostre ragioni. Per quanto riguarda l'ordinanza sulla dog beach, anche se è a firma del sindaco, è stata decisa dall'intero gruppo di maggioranza. E' un servizio buono per noi, per i turisti e anche per il comune di Badesi che non ha questo servizio. La minoranza deve mettersi in testa che noi siamo un gruppo unito, democratico, che lavora compatto. Sulla mia buona fede parlano i fatti. In mala fede è chi strumentalizza andando addirittura contro un proprio voto in consiglio comunale». Per il rientro nell'Unione dei Comuni l'approvazione del suo statuto consentirà a Trinità di entrare a pieno titolo nell'Unione e di prendere parte ai lavori del tavolo tecnico-istituzionale chiamato a riesaminare lo statuto per verificarne la conformità alle norme di riferimento.

«E' vero che il Consiglio, nello scorso giugno - spiega Carta - si è espresso per una modifica dell'articolo 46 , ma da un successivo confronto avuto con i sindaci dell'Unione, si è preferito anteporre l'esigenza dell'immediato ingresso di Trinità nell'Unione ad aspetti secondari. Incaponirsi sulla legittimità di un singolo articolo, non dimostra buonsenso nella minoranza». (s.d.)

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