la giornata dell’unità nazionale
Nizzi: difendiamo la democrazia
Nel picchetto d’onore marito e moglie carabinieri in alta uniforme
05 novembre 2017
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OLBIA. «In un momento come questo è importante restare uniti per difendere la nostra democrazia». Con queste parole il sindaco Settimo Nizzi ha suggellato la cerimonia di commemorazione dei caduti nel giornata dedicata all’unità nazionale e alle forze armate. La cerimonia si è svolta davanti al monumento ai caduti in via Redipuglia dove è arrivato il corteo con le autorità civili, militari e con le associazioni dei combattenti e di protezione civile . Quindi la messa celebrata dal parroco di San Paolo, don Gianni Satta, e la deposizione delle corone di fiori.
Storia nella storia, i due carabinieri in alta uniforme che ieri mattina impegnati nel picchetto d’onore davanti al monumento ai caduti di via Redipuglia non sono solo colleghi ma anche marito e moglie. Lei è Virginia Debattisti, della provincia di Verona, lui è Fabio Pirredda, originario di Arzachena. Cinque anni fa, dopo essersi conosciuti in divisa, si sono sposati. È la prima volta che a Olbia una donna rappresenta l’Arma in alta uniforme per le celebrazioni dell’unità nazionale.
Durante la cerimonia non è mancato l’imprevisto destinato a strappare qualche sorriso: poco prima della messa, gli spruzzini dell’impianto di irrigazione automatico delle aiuole intorno al monumento sono entrati in funzione improvvisamente innaffiando i presenti. Fuggi fuggi generale, fino all’intervento provvidenziale del personale della protezione civile.
Storia nella storia, i due carabinieri in alta uniforme che ieri mattina impegnati nel picchetto d’onore davanti al monumento ai caduti di via Redipuglia non sono solo colleghi ma anche marito e moglie. Lei è Virginia Debattisti, della provincia di Verona, lui è Fabio Pirredda, originario di Arzachena. Cinque anni fa, dopo essersi conosciuti in divisa, si sono sposati. È la prima volta che a Olbia una donna rappresenta l’Arma in alta uniforme per le celebrazioni dell’unità nazionale.
Durante la cerimonia non è mancato l’imprevisto destinato a strappare qualche sorriso: poco prima della messa, gli spruzzini dell’impianto di irrigazione automatico delle aiuole intorno al monumento sono entrati in funzione improvvisamente innaffiando i presenti. Fuggi fuggi generale, fino all’intervento provvidenziale del personale della protezione civile.