La Nuova Sardegna

Olbia

Denunciato evasore totale frode al fisco per 1 milione

Denunciato evasore totale frode al fisco per 1 milione

L’imprenditore, originario del Piemonte, lavorava in nero nel settore edile La guardia di finanza lo ha scovato spulciando tra le carte di numerosi clienti

10 novembre 2017
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OLBIA. Un imprenditore edile originario del Piemonte ma da diversi anni operativo in città, è stato denunciato alla magistratura di Tempio dalla guardia di finanza per una gigantesca evasione fiscale. L’uomo, che gestisce una impresa edile con diversi dipendenti, azienda che si occupa di demolizioni e ristrutturazioni, sarebbe un evasore totale non avendo denunciato alcun genere di commessa a lui affidata, evadendo oltre un milione di euro tra imposte dei redditi, tasse regionali e Iva.

Il controllo da parte degli agenti del gruppo del Gruppo di Olbia della guardia di finanza era stato avviato diversi mesi fa, portando avanti una attività di polizia tributaria che ha portato alla individuazione della società operante sul territorio il cui titolare, sconosciuto al fisco, non aveva presentato le previste dichiarazioni dei redditi, da qui l’ipotesi di reato di evasione fiscale configurato nel rapporto informativo inviato alla procura della Repubblica di Tempio. «La società, operante nel comparto edile – spiega in un comunicato la guardia di finanza – in spregio alla normativa tributaria non teneva alcun tipo di contabilità. A seguito dell’attività ispettiva, che ha consentito di ricostruire il volume d’affari della società, anche grazie a controlli incrociati eseguiti nei confronti di vari clienti, è stato denunciato alla Procura della repubblica di Tempio Pausania il rappresentante legale della stessa per il delitto di omessa dichiarazione, previsto e punito dall’articolo 5 del decreto legislativo 74 del 2000. Inoltre, sono stati segnalati al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate i redditi non dichiarati e non contabilizzati per il successivo recupero a tassazione di più di 1 milione di euro, cui corrispondono imposte regionali per oltre 300 mila euro, nonché 100 mila euro di Imposta sul valore aggiunto. Infine, sono state constatate, altresì, le relative violazioni amministrative in tema di irregolare tenuta della contabilità».

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