La Nuova Sardegna

Olbia

Allarme incidenti stradali a Olbia, in un anno sono stati 269

di Giandomenico Mele
Allarme incidenti stradali a Olbia, in un anno sono stati 269

Al capoluogo gallurese la maglia nera in Sardegna per i sinistri accaduti nel 2016. Sotto accusa la viabilità-trappola, ma anche i troppi comportamenti imprudenti

20 novembre 2017
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OLBIA. Emergenza incidenti stradali a Olbia. La città insicura e una viabilità che mette trappole tra le ruote degli automobilisti, ma anche comportamenti al volante poco accorti. Il risultato che non ti aspetti è che Olbia è la grande città in Sardegna con il più alto coefficiente di sinistri stradali in rapporto alla popolazione. Il dato emerge da uno studio condotto dal quotidiano Il Sole 24Ore sulla base dei dati Istat per i sinistri stradali verificatisi nel 2016 su base comunale. E qui emerge come a Olbia si siano verificati 269 incidenti totali, con un coefficiente ogni cento abitanti dello 0,449. Per fare un raffronto, Cagliari ha avuto nel 2016 un numero di 598 incidenti stradali ma con un coefficiente ogni cento abitanti dello 0,388. Sassari, invece, ha registrato 516 incidenti totali, per un coefficiente dello 0,405 ogni cento abitanti. Numeri decisamente inferiori, dunque migliori, per Oristano e Nuoro. Il primo capoluogo ha registrato 88 incidenti stradali in città l’anno scorso, con una percentuale del 0, 278 , mentre il secondo ne ha contato 93 per un coefficiente del 0,252.

Olbia come Roma. Il triste primato regionale di Olbia tra le grandi città ha riflessi anche rispetto ai numeri nazionali. In rapporto alla popolazione residente, infatti, la città gallurese ha una percentuale di sinistri stradali vicini a quelli di Roma. La capitale, città dal traffico caotico per antonomasia, registra 0,46 incidenti ogni cento abitanti. Non solo. I numeri Istat smentiscono anche lo stereotipo per cui i napoletani siano indisciplinati al volante. O almeno, se lo sono riescono comunque ad evitare i sinistri: appena 0,24 ogni cento abitanti lo scorso anno, il dato più basso tra quelli delle città con più di 200mila abitanti. Secondo i dati del 2015 proprio la Sardegna risultava essere in controtendenza facendo registrare, in base all’Istat, un aumento rispetto all'anno precedente sia di sinistri che di vittime. Oltre 3500 gli incidenti che avevano provocato 110 morti e 5265 feriti. Rispetto al 2014 l'aumento degli incidenti era del 1,3% (-1,4% in Italia) e quello dei morti addirittura del 12,4% contro il +1,4% del dato nazionale.

L’emergenza. Trasporto pubblico locale poco utilizzato, strade congestionate e numero elevato di incidenti mortali: questa è la fotografia, a tratti sconcertante, che emergeva dai dati dell'Osservatorio sulla mobilità che era stato creato nel 2013 a Olbia grazie al Piano nazionale per la sicurezza stradale. A snocciolare numeri, percentuali e illustrare grafici era stato Franco Pinna, responsabile del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e Architettura (Dicaar) di Cagliari, ache aveva messo in evidenza le criticità presenti a Olbia, prima fra tutte il numero dei sinistri, in molti casi con esiti mortali. La situazione in città già da allora era la peggiore, sia a livello regionale che, in termini di valori assoluti, a livello nazionale, proprio perché il numero dei morti sulle strade a Olbia è superiore rispetto al resto dell'isola. In quattro anni non è cambiato molto, anche in ragione di una viabilità che non è migliorata e di un piano comunale di mobilità che, pur avendo individuato sulla carta gli snodi critici del traffico cittadino, non è riuscito a rappresentare finora, evidentemente, un valido strumento di prevenzione.

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