La Nuova Sardegna

Olbia

La denuncia del Sinappe: anomalie in carcere

A pochi anni dalla sua inaugurazione il penitenziario di Tempio Pausania «è già decadente». La denuncia arriva dalla segreteria generale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe che attraverso...

23 novembre 2017
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A pochi anni dalla sua inaugurazione il penitenziario di Tempio Pausania «è già decadente». La denuncia arriva dalla segreteria generale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe che attraverso il segretario Roberto Santini evidenzia una serie di anomalie, sollecitando l’intervento dei vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Roma e Cagliari. «Negli ultimi anni in questa sede, pur essendovi un commissario con ruolo di comandante di reparto assegnato, si sono succeduti numerosi funzionari inviati in missione da altra sede (con esosi esborsi economici da parte dell’Amministrazione), a rivestire tale ruolo – si legge in una nota – Negli ultimi 6, 7 mesi ad espletare le funzioni di comando, sono stati posti due vice ispettori (totalmente digiuni di esperienza in tal senso) che si alternano a turnazione di 20 giorni. E facile intuire come tale modus operandi crei instabilità tanto nella gestione del personale che nell’organizzazione del servizio. Inoltre non c’è una direzione stabile, ma un vice direttore proveniente addirittura da fuori regione». Il sindacato denuncia anche anomalie a livello strutturale e di servizi. «La struttura è già decadente e logora, con il 50 % dell’impianto idrico non funzionante. Non è difficile immaginare come ciò si riverberi in modo negativo sull’attività penitenziaria. Basti pensare a decine di detenuti impossibilitati ad usare l’acqua corrente per tutti gli usi quotidiani».

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