La Nuova Sardegna

ARZACHENA. Da oltre tre mesi è vietato bere acqua erogata nel territorio comunale, non è idonea nemmeno per preparare minestre e zuppe. Anche se per Abbanoa i parametri sono rientrati nella norma già da mercoledì, bisognerà attendere la comunicazione del Servizio igiene degli alimenti di Olbia per revocare l'ordinanza. L'azienda sanitaria la prossima settimana farà prelevare ulteriori campioni lungo la rete idrica di Arzachena. Darà il via libera solo se le analisi dell'Istituto zooprofilattico confermeranno i valori dei campionamenti del gestore idrico. Lo stop all'uso dell'acqua a scopo potabile risale all'11 agosto. Divieto necessario in quanto dai campioni prelevati dall'Arpas di Sassari era emerso il superamento dei parametri sia del manganese che dell'alluminio. Pertanto, sino alla revoca dell'ordinanza, l'acqua non è idonea come bevanda o per preparare minestre e zuppe. È consentito l'utilizzo solo per il lavaggio di verdure, ortaggi, frutta e per l'igiene personale. Abbanoa ha comunicato di aver inoltrato tre giorni fa alla Assl e al Comune i risultati delle analisi effettuate dai laboratori interni dell'azienda sui campionamenti d'acqua prelevati in diversi punti della rete. I controlli sono stati fatti in via Chiodino e via Pastura. Il gestore idrico, per quanto di sua competenza, garantisce la qualità dell'acqua distribuita nel territorio di Arzachena. In questi mesi non sono mancati disagi. Il gruppo di minoranza Nuova Arzachena si è fatta portavoce delle segnalazioni di diversi cittadini e esercenti pubblici : «Su questo problema lamentano una carente comunicazione del Comune.Molti cittadini, ad esempio, sottolineano che hanno dovuto acquistare grossi quantitativi d'acqua per sopperire al mancato uso di quella erogata». (w.b.)