La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, la mattonella del futuro è fatta di gusci di cozze

di Paolo Merlini
Olbia, la mattonella del futuro è fatta di gusci di cozze

A progettarla sono state le menti geniali di dieci studenti olbiesi del Panedda e dell’Ipia

27 novembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La mattonella del futuro è fatta di gusci di cozze. E a progettarla sono state le menti geniali di dieci studenti olbiesi del Panedda e dell’Ipia. Gli allievi hanno unito le competenze dei loro diversi settori e hanno creato il progetto “Edil cozze srl” premiato con il terzo premio nel concorso “Il Banco di Sardegna per la scuola”. L’esperimento della collaborazione tra istituti ha portato un ottimo risultato apprezzato anche dai responsabili del Banco di Sardegna. Alla conquista del podio una ventina di progetti arrivati da tutta la Sardegna.

L’idea di sfruttare i gusci delle cozze per produrre delle mattonelle è nata all’interno dell’istituto Panedda che già lo scorso anno aveva vinto il secondo premio nel concorso del Banco. L’iniziativa, che punta a stimolare nei ragazzi idee innovative per future start up, ha trovato nel docente di Economia del Panedda, Antonello Canu, il suo tutor. E nelle menti degli studenti la voglia, la determinazione e l’ingegno per realizzarla. I sette allievi del Panedda, delle quarte e delle quinte, hanno elaborato la parte di loro competenza del progetto. Quindi studio dell’idea, business plan, costi di mercato, visite alla Cerasarda, il tempio della ceramica made in Olbia, piano finanziario triennale, capacità di reperire la materia prima sul mercato di Olbia. Per passare dalla teoria alla pratica il Panedda si è affidato all’Ipia, scuola all’avanguardia. Qui il docente Ciro Punzo ha seguito passo dopo passo gli studenti nei laboratori. A loro il compito di realizzare materialmente il prototipo con gusci di cozze, sabbia e argilla, cuocerla, eseguire i test di resistenza. Il risultato è una mattonella dall’effetto madreperlato, esteticamente simile al granito, resistente al calore, ecocompatibile ed economicamente capace di competere sul mercato.

«Un progetto sinergico che ci ha permesso di ottenere un importante risultato», commenta il docente Canu. Soddisfatti anche i dirigenti scolastici del Panedda, Gianni Mutzu, e dell’Ipia Gianluca Corda per aver centrato un obiettivo di prestigio, inaugurando così una collaborazione tra scuole mai scontata.

Nella sala Siglienti di Sassari sono stati premiati Deborah Arras, Giommaria Bacciu, Melania Bancalà, Anastasia Burghiu, Ida Careddu, Marianna Deiana, Giada Mariano, Stefano Mura, Alessandro Orrù e Riccardo Piras. Per gli istituti non solo una targa ma anche un premio in denaro di 10mila euro.

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative