La Nuova Sardegna

Olbia

Rapina alle poste: 40mila euro il bottino

di Dario Budroni
Rapina alle poste: 40mila euro il bottino

Tre uomini armati di fucile e pistole hanno fatto irruzione nell’ufficio: 4 ostaggi e la fuga in auto dopo quasi 40 minuti

05 dicembre 2017
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. L’ufficio postale era aperto da pochi minuti. Nella piccola sala d’attesa c’erano due clienti. Due anche i dipendenti al di là dello sportello. E non erano ancora scoccate le 9 quando, all’improvviso, tre uomini hanno fatto irruzione con il volto coperto. Uno di loro impugnava un fucile a canne mozze, gli altri due una pistola. Dopo circa 35 minuti, o addirittura 40, i tre banditi sono riusciti a fuggire con il bottino, facendo perdere le proprie tracce. La cifra esatta è ancora sconosciuta, ma è certo che si aggiri tra i 35mila e i 40mila euro. Tutto è accaduto ieri mattina a Vaccileddi, all’interno di un piccolo ufficio postale nel cuore della frazione del comune di Loiri Porto San Paolo. Tanto lo spavento per i dipendenti e i clienti dell’ufficio che si affaccia su via Santa Giusta. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri del reparto territoriale di Olbia, che comprende anche la stazione di Porto San Paolo. Coordinati dal maggiore Saverio Aucello, i carabinieri hanno fatto tutti i rilievi e ora stanno svolgendo le indagini per individuare gli uomini che hanno fatto irruzione alle poste.

Armi in pugno. L’ufficio postale di Vaccileddi è di pochi metri quadri. Subito dopo l’apertura, mentre all’interno si trovavano in tutto quattro persone, compreso il responsabile dell’ufficio e una impiegata, tre uomini incappucciati, con l’accento sardo, si sono presentati con le armi in pugno, passando per la porta d’ingresso. Subito hanno fatto capire le loro intenzioni: hanno fatto sdraiare faccia a terra i due clienti, entrambi uomini, e hanno chiuso la tapparella della finestra. Con una mazza, poi, hanno sfondato la porta a vetri blindata che separa la sala d’attesa con il resto degli uffici, dove si trova anche la cassaforte. La rapina non è stata veloce. Uno dei malviventi si è appostato all’ingresso, per controllare che non arrivasse nessuno, mentre un altro si è diretto verso la cassetta di sicurezza. Ci sono voluti non pochi minuti per aprirla, per via del sistema temporizzato. Il terzo uomo, invece, ha controllato che tutto filasse liscio.

Il giallo dello sparo. Chi si trovava all’interno dell’ufficio postale ha raccontato di aver sentito almeno uno sparo, comunque a salve perché non sono stati trovati né bossoli né segni lasciati dalle pallottole. Cosa che però i carabinieri tendono a escludere. Secondo i militari, i testimoni avrebbero scambiato per uno sparo il rumore del vetro infranto a colpi di mazza.

Caccia all’uomo. Una volta che sono riusciti a farsi consegnare il bottino, senza mai perdere la calma o puntare le armi alla tempia dei dipendenti postali, i banditi sono praticamente scomparsi nel nulla. Alcuni testimoni avrebbero comunque notato i tre allontanarsi a bordo di una utilitaria di colore bianco. Non avrebbero preso la strada orientale 125, ma avrebbero imboccato la provinciale 87, che poi si immette nella 131. A rendere più difficili le indagini è l’assenza di un impianto di videosorveglianza esterna. Subito i carabinieri hanno attivato una serie di posti di blocco nelle strade del posto, mentre un elicottero ha perlustrato tutta la zona.

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