La Nuova Sardegna

Olbia

Turismo, Santa Teresa ha scelto: la tassa di soggiorno alla Silene

di Walkiria Baldinelli
Turismo, Santa Teresa ha scelto: la tassa di soggiorno alla Silene

Sarà la società municipalizzata a gestire il servizio di riscossione per cinque anni L’assessore: «L’imposta entrerà in vigore il 27 dicembre, domani un incontro con gli operatori»

05 dicembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SANTA TERESA. Il Comune affida alla Silene la gestione della tassa di soggiorno, per 5 anni. Il balzello entrerà in vigore il 27 dicembre. Con una convenzione attribuisce alla partecipata un compenso del 15% degli importi versati in modo spontaneo dai contribuenti, del 40% per le somme evase dagli hotel, del 50% per quelle incassate dai privati o da altre strutture extra alberghiere.

«È un affidamento legittimo – dichiara l'assessore alle Finanze, Ignazio Mannoni -. La Silene è la multiservizi del Comune. Non abbiamo ancora ipotizzato un gettito dell'imposta per il 2018 perché entrerà a pieno regime nel 2019. Domani l'amministrazione incontra i titolari delle strutture ricettive e gli operatori turistici per raccogliere suggerimenti. Poi decideremo le tariffe per il prossimo anno, che di sicuro prevedono alcune agevolazioni. Già ora, ad esempio, per le seconde case è previsto un importo annuo forfettario di 150 euro per ciascuna unità immobiliare, è anche un modo per contrastare gli affitti in nero». Di diverso avviso il gruppo di opposizione “A cara a ventu”, che in Consiglio ha votato contro la proposta di far gestire la riscossione della tassa alla Silene. «Non esiste un regolamento generale delle entrate del Comune, il provvedimento non sembra legittimo – afferma il consigliere Nino Azara -. La scelta di affidare la gestione alla Silene dal 2018 al 2022 è inopportuna e le percentuali previste sono sproporzionate». Per la minoranza la gestione deve essere fatta dal Comune. «Che si avvale già di un soggetto esterno per l'accertamento e la riscossione di altri tributi – sottolinea -, basterebbe affidargli anche la gestione dell'imposta di soggiorno, riservandosi la riscossione spontanea senza oneri aggiuntivi. Votiamo contro la proposta anche perché non sono stati comunicati né il gettito, né come saranno investite le risorse del tributo». La tassa, approvata a fine ottobre, è di 2 euro sia per chi alloggia negli hotel a 4 o 5 stelle che nelle 10 mila seconde case. Le presenze medie annue registrate ufficialmente nelle strutture ricettive di Santa Teresa sono 470 mila. È l'unico dato certo sul quale il Comune può fare i calcoli. Il tributo scende a 1,50 euro al giorno per gli alberghi a 3 stelle, campeggi, b&b, affittacamere, agriturismo, turismo rurale e residence. Si spenderà 1 euro , cioè la tariffa minima applicata, per gli alberghi a 1 o 2 stelle, mentre autocaravan e caravan dovranno pagare l'importo massimo dell'imposta: 3 euro. «Al momento non possiamo quantificare il gettito – spiega l'assessore -. L'affidamento alla Silene è legittimo: la legge prevede che le entrate patrimoniali possano essere affidate alla società in house. Ed è giusto che il servizio non venga svolto in modo gratuito, perché l'iter di riscossione ha dei costi. Essendo una partecipata del Comune, inoltre, non c'è bisogno di indire una gara. Le percentuali che l'ente riconosce alla Silene, soprattutto per gli accertamenti delle riscossioni della tassa per le seconde case, sono alte proprio per incentivare l'attività di recupero di evasione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’operazione

Sassari, maxi blitz dei Nas: arresti e perquisizioni in due palestre

di Luca Fiori
Le nostre iniziative