La Nuova Sardegna

Olbia

I fondi per gli alluvionati restituiti alla Regione

di Walkiria Baldinelli
I fondi per gli alluvionati restituiti alla Regione

Arzachena, tornano indietro due terzi delle risorse stanziate per privati e aziende Troppo complesso l’iter e costose le perizie richieste per ottenere le risorse

09 dicembre 2017
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ARZACHENA. Il Comune restituisce alla Regione parte dei fondi degli alluvionati. 65mila euro. Oltre due terzi degli 89mila stanziati per il risarcimento dei danni agli immobili subiti da aziende e privati colpiti quattro anni fa dall’alluvione. Il motivo? «Requisiti dei partecipanti non consoni al bando, solo tre imprese e una famiglia sono stati risarciti con fondi regionali», spiega amareggiato il delegato alla Protezione civile, Alessandro Careddu. Nemmeno le risorse del governo centrale contribuiranno a coprire parte delle spese sostenute dagli imprenditori per rimettere in piedi le aziende. Con i fondi della Protezione civile sarà risarcita un’unica azienda: riceverà poco più di 126mila euro, una percentuale bassa rispetto al danno subito.

Contributi statali. Al 31 gennaio di quest'anno 27 imprese avevano protocollato in Comune le domande per la richiesta di contributi statali: in tutto 2 milioni 900mila euro. Dopo una prima ricognizione ne erano state ammesse 22, ma poi quasi tutte hanno rinunciato perché per effettuare perizie e ottenere la documentazione necessaria avrebbero speso più di quanto avrebbero ottenuto. Concluso l'iter, dopo quattro anni, è stata ammessa solo un'azienda che riceverà 126mila euro.

Contributi regionali. Nel 2015 la Regione aveva stanziato al Comune di Arzachena poco più di 89mila euro: 14mila per i contributi ai privati, 75mila per le aziende. Il fondo copriva solo i danni agli immobili. Nel mese di giugno di quest'anno sono stati riconosciuti circa 4mila euro a un solo privato, 19mila a tre imprese. L'ente locale quasi a fine anno ha così dovuto restituire a Cagliari 65mila euro non distribuiti. «Per i contributi regionali ad aziende e privati è emerso che non avevano i requisiti richiesti: ad esempio, non avevano presentato certificati di conformità, perizie tecniche o pezze d’appoggio – spiega il delegato Careddu –. Solo tre aziende e un privato sono stati risarciti con fondi regionali. Nei giorni e nei mesi successivi al passaggio del ciclone Cleopatra i cittadini si sono rimboccati le maniche per far ripartire in fretta le attività – commenta -. E, come tutti gli altri, non hanno certo pensato di conservare ogni ricevuta, va detto che hanno tamponato le emergenze anche grazie alla solidarietà dei tanti volontari giunti ad Arzachena, non solo dalla Gallura. Insomma, per molti è stato impossibile poi documentare le spese sostenute».

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