La Nuova Sardegna

Olbia

Jeep sull'arenile: turisti cafoni prendono d'assalto Capriccioli

Le jeep sull'arenile di Capriccioli (foto Anna Maria Profili)
Le jeep sull'arenile di Capriccioli (foto Anna Maria Profili)

Un gruppo di fuoristrada all'interno della spiaggia. La polizia locale di Arzachena non interviene

04 gennaio 2018
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ARZACHENA. Completa anarchia sulla spiaggia di Capriccioli a Porto Cervo. Questa mattina, 4 gennaio,  uno degli arenili più belli della Costa Smeralda è stato preso d'assalto da un gruppo di turisti di probabile origine francese che ha deciso di utilizzare la battigia come set per le loro foto ricordo in Sardegna. Il problema è che non si sono accontentati di qualche scatto sugli scogli, ma hanno invaso la spiaggia e lasciato profondi solchi sulla sabbia con le loro cinque Jeep, immortalate dagli scatti con alle spalle l'incantevole panorama offerto dal litorale di Capriccioli.

La scena non è passata inosservata ad una coppia marchigiana di origine ma sarda di adozione che, poco prima di mezzogiorno, durante la consueta passeggiata mattutina, ha sorpreso il gruppo di turisti intento a scattare le foto in posa di fronte alle Jeep sulla riva del mare. La coppia ha ricordato agli 'invasorì l'esistenza del divieto, senza però ottenere alcun risultato. I due hanno quindi pensato di segnalare il fatto alle forze dell'ordine, ma da quel momento in poi è iniziata per loro una sorta di via crucis che, paradossalmente, si è conclusa con un nulla di fatto.

Secondo il loro racconto, nessuna delle autorità interpellate ha preso in carico la verifica del presunto abuso: nè i carabinieri e la polizia di Olbia, neppure i vigili urbani di Arzachena e nemmeno la capitaneria di Porto Cervo. «Sono rimasta senza parole - racconta Anna Maria Profili, che ha prontamente scattato le foto del misfatto - Abbiamo passato tutta la mattina e parte del pomeriggio a cercare qualcuno che si occupasse della vicenda. Eravamo anche disposti a presentare personalmente un esposto mettendo a disposizione le nostre foto».

«Ma siamo rimasti basiti _ ha aggiunto _ quando ad Arzachena l'agente della polizia locale, al quale ci siamo rivolti, ci ha detto che il divieto di transito in spiaggia con le auto non è momentaneamente in vigore. Dopo tutto questo peregrinare alla ricerca di qualcuno che facesse rispettare la legge - prosegue la donna - siamo ancora allo stesso punto di partenza e nessuno ci ha saputo dire di chi è la competenza sulla spiaggia».

In serata però si è appreso che è stata avviata un'indagine coordinata dal capitano di corvetta Paolo Pisano, comandante dell'ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci, che ha competenza sul tratto di litorale della Costa Smeralda. «Ci scusiamo per non aver potuto raccogliere subito la segnalazione della signora Anna Maria Profili ma da due giorni le nostre forze sono concentrate a garantire la sicurezza in mare a causa del vento che ha raggiunto i 100 km orari e che ha costretto le navi in arrivo a Golfo Aranci a cambiare rotta verso Olbia - spiega Pisano - Il fatto accaduto sulla spiaggia di Capriccioli è molto grave e ci stiamo attivando per risalire ai responsabili. La salvaguardia dell'ambiente è un tema prioritario per tutti noi ma spesso dobbiamo operare a ranghi ridotti».

Nel pomeriggio gli uomini dell'ufficio locale marittimo di Porto Cervo hanno svolto un sopralluogo e hanno verificato la presenza delle tracce di pneumatici a Capriccioli; hanno anche scandagliato la sabbia per scongiurare il pericolo di inquinamento da idrocarburi. Pisano, nelle prossime ore, con il coordinamento del comandante della direzione marittima Maurizio Trogu, raccoglierà sommarie informazioni dalla coppia che ha scattato le fotografie delle jeep sull'arenile e, attraverso i numeri delle targhe delle auto che si possono vedere nelle immagini, cercherà i proprietari dei mezzi.

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