La Nuova Sardegna

Olbia

Folla nella chiesa di Telti per l’addio a Paola Pinna

Folla nella chiesa di Telti per l’addio a Paola Pinna

Ieri pomeriggio i funerali della 72enne morta giovedì per un malore al volante La donna era molto conosciuta: aveva arredato diverse ville di Porto Rotondo

13 gennaio 2018
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TELTI. Il suo mondo era tutto qui. C’erano gli amici di una vita, c’erano i suoi parenti, c’erano le persone innamorate della sua arte. La chiesa di Santa Vittoria di Telti, ieri pomeriggio, si è riempita fino al fondo della navata per l’ultimo saluto a Paola Pinna. Una donna molto conosciuta e apprezzata per il suo lavoro di tappezziera a Porto Rotondo, dove aveva avuto il privilegio di arredare le ville più belle del borgo. Paola Pinna, 72 anni, è morta giovedì mattina per un malore mentre percorreva la Olbia-Tempo, in un tratto di strada all’uscita di Priatu. La donna si è sentita male mentre era al volante: la sua Daihatsu Terion ha invaso la corsia opposta, poi lo schianto con una Fiat Multipla guidata da un giovane tempiese, rimasto praticamente illeso. Subito alcuni presenti hanno provato a rianimare la donna, ma non c’è stato nulla da fare. Il malore aveva fatalmente colpito Paola Pinna quando era ancora al volante. I funerali si sono svolti nella chiesa di Telti. Ed è nel cimitero del paese che è stata sepolta. Paola Pinna era infatti nata e cresciuta nelle campagne tra Telti e Priatu. Da molti anni abitava a Cugnana, vicino a Porto Rotondo. È proprio nel borgo turistico che la donna aveva trovato la sua fortuna. Aveva un laboratorio di arredamento e tappezzeria. Creava tende, arazzi, tovaglie, tappeti. Con la sua arte, ispirata alla tradizione sarda, aveva arredato tante ville, compresa la Certosa, e poi ristoranti e yacht. Tanti gli storici frequentatori di Porto Rotondo che si sono ritrovati a Telti per salutare Paola Pinna, arrivata nel borgo nel 1970 per cominciare a lavorare insieme alla duchessa Borea D’Olmo. La messa è stata celebrata dal parroco don Javier Aquino, che ha detto di non aver avuto il piacere di conoscere Paola Pinna ma di essere rimasto colpito dal numero delle persone che sono arrivate a Telti per darle l’ultimo saluto. (d.b.)

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