La Nuova Sardegna

Olbia

Nozze vip a Romazzino niente scempi, tutti assolti

di Marco Bittau
Nozze vip a Romazzino niente scempi, tutti assolti

Concluso l’ennesimo processo a carico dell’ex manager Mariano Pasqualone Cinque giorni di festa e ruspe in spiaggia per montare il palco per il concerto 

24 gennaio 2018
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PORTO CERVO. Tanto rumore per niente. Sembrava che dietro le quinte del matrimonio da favola tra due anonimi quanto ricchi signori libanesi, Caline Chagoury e Antoine Moubader, nella primavera di quattro anni fa davanti all’hotel Romazzino, si fosse consumato il più sfrontato degli scempi ambientali a danno di una delle spiagge più belle dell’isola, sfregiata dai mezzi cingolati per innalzare il palco che doveva ospitare il concerto in onore degli sposi. Invece niente, e ieri mattina l’epilogo in tribunale è stato quasi beffardo. Tanto da far balenare l’ombra di una vera e propria persecuzione giudiziaria nei confronti della Costa Smeralda e di tutto e tutti quelli che ci girano intorno.

Così quello di ieri è stato un processo-lampo. Tutte le accuse che riguardavano ipotesi di devastazione ambientale erano già cadute e archiviate da tempo, in piedi solo l’omessa esposizione di un banale cartello di cantiere, neppure previsto in casi di edilizia privata e opere di natura transitoria. Della serie, il palco oggi c’è e domani si smonta. Di tutto ciò si sono accorti il pm Ginevra Grilletti e il giudice Marco Contu che hanno chiuso il fascicolo ancora prima di iniziare il processo: assoluzione perché il fatto non sussiste per i due imputati Mariano Pasqualone, all’epoca amministratore della Sardegna Resorts, e Gianfranco Tata, impresario che aveva diretto i lavori per la costruzione del palco sulla spiaggia di Romazzino. Soddisfatto il difensore di Pasqualone, l’avvocato Antonella Cuccureddu, che sta sistematicamente demolendo e vedendo cadere una dopo l’altra le tante accuse mosse nei confronti dell’ex manager della Costa Smeralda.

A parte l’epilogo giudiziario simile a una bolla di sapone, del matrimonio da favola Chagoury-Moubader restano le cronache mondane da mille e una notte: cinque giorni di festa tra maggio e giugno con gli alberghi della Starwood prenotati per gli ospiti esclusivi, tutti amici di Tom Barrack. Ciliegina sulla torta il concerto in spiaggia, in onore degli sposi.

E restano anche le cronache del blitz della polizia locale di Arzachena, a fine maggio, nel bel mezzo dei preparativi per la festa. Le transenne per delimitare i punti della spiaggia segnati dal passaggio di due mezzi meccanici. I verbali del sopralluogo finiti poi sul tavolo del procuratore di Tempio per verificare se la presenza dei muletti sulla spiaggia protetta ha oppure no provocato un danno ambientale. Nessun sequestro e via libera alla grande festa di nozze, però l’inchiesta ha fatto comunque il suo corso pur perdendo per strada i suoi elementi più forti. Alla fine è rimasto solo un cartello e, da ieri, due assoluzioni perché il fatto non sussiste.

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