La Nuova Sardegna

Olbia

Cantina di Monti: ai soci 3,5 milioni di euro

di Giuseppe Matttioli
Cantina di Monti: ai soci 3,5 milioni di euro

Bilancio record per la coop del vermentino che chiude l’anno superando la soglia dei 9 milioni e mezzo

31 gennaio 2018
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MONTI. Approvato all'unanimità il bilancio della Cantina sociale del vermentino di Monti che supera i 9 milioni e mezzo di euro. «Un notevole incremento rispetto all'anno precedente – dice con orgoglio il presidente Mauro Murrighile, all'assemblea dei soci – risultato che pone l'azienda fra le più interessanti del Nord Sardegna, visto che trasforma le uve prodotte e conferite dai soci dei comuni di Monti, Olbia, Telti, Berchidda, Calangianus, Loiri Porto San Paolo e Buddusò, nel solco del cammino intrapreso nel lontano 1956, quando venne fondata, grazie all'intuizione di 22 lungimiranti viticoltori montini.

«I conti – prosegue il presidente – presentano aspetti positivi riguardanti una buona tenuta, ma anche una sicura crescita malgrado la crisi generale. Ha prevalso il gioco di squadra partendo dal lavoro dei soci-viticoltori nei vigneti, sino alla trasformazione in cantina. Da quando siamo stati eletti sono stati raggiunti risultati inaspettati e molto soddisfacenti». Fattori che non sono sfuggiti ai soci, vista la remunerazione delle uve vermentino docg con gradazione compresa fra i 18 e 19,50 remunerata a 112,27 euro al quintale, la più alta degli ultimi anni, che ha portato nelle tasche dei 350 soci qualcosa come 3 milioni e mezzo di euro. Sotto la lente di ingrandimento anche un altro aspetto: la conferma di un ottimo livello qualitativo di tutta la produzione che ha permesso alla cantina di ottenere, anche nell'anno appena trascorso prestigiosi riconoscimenti al Vinitaly e a Pramaggiore. Risultati che hanno permesso una crescita costante delle vendite dei vini bianchi, mentre per i rossi si è riusciti a vendere quasi tutta la produzione dell'ultima vendemmia. Dal bilancio si ricavano notizie positive anche nel settore commerciale. «Oltre la tradizionale clientela e il rafforzamento del sistema di vendite in Italia, l'azienda ha continuato il proficuo rapporto con una catena di grande distribuzione nazionale – conclude il presidente – stiamo consolidando il mercato tedesco e promette bene quello inglese, dove abbiamo concluso interessanti accordi con importanti catene di distribuzione. Infine proseguono le vendite in Australia, Cina, Stati Uniti e Canada, Se non fosse stato per la mazzata causata dalla gelata, che ha messo inginocchio diversi impianti, le cose sarebbero andate anche meglio».

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