La Nuova Sardegna

Olbia

Le accuse del Pci: «La giunta e la città? Separati in casa»

di Angelo Mavuli
Le accuse del Pci: «La giunta e la città? Separati in casa»

Anche Nicola Luciano contesta le scelte dell’esecutivo: «Viabilità, opere nel degrado, decoro: tante le carenze»

31 gennaio 2018
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TEMPIO. «La città e l’amministrazione comunale da tempo ormai vivono come separati in casa, dove ognuno pensa a se stesso». Comincia così un comunicato stampa di Nicola Luciano, segretario del Pci, che definendo Biancareddu, “suo amico d’infanzia e concittadino”, lo critica però sotto molteplici aspetti, non ultimo, per “l’insofferenza a ogni tipo di valutazione politica da qualunque parte gli provenga”. «Ormai - si legge nel comunicato -, la disaffezione e la delusione della città per l’attuale esecutivo, arrivato a metà del suo mandato, è più che mai evidente. Biancareddu, dopo avere sfruttato i progetti della precedente amministrazione Frediani, si è fermato di colpo. Rinchiuso nel suo palazzo, sordo a ogni sollecito e furioso di fronte alle critiche delle minoranze e della società civile. Biancareddu e i suoi assessori, capaci di quotidiane roboanti promesse, in perfetta solitudine, attuano scelte non condivise dai più. La sua parola è diventata “Verbo” e gli oppositori, nel migliore dei casi vengono ignorati, solitamente però sono sbeffeggiati, attaccati sui social e messi alla berlina. Altissimo esempio di democrazia - continua il comunicato, e di collaborazione».

Lunghissimo l’elenco delle presunte manchevolezze esposte da Luciano. «La disoccupazione in aumento, l'appoggio alla costituzione della nuova provincia di Olbia solo per accordi di partito, il Paolo Dettori che in barba a tutte le assicurazioni perde operatività ogni giorno di più, le opere pubbliche promesse e mai attuate, la Tempio-Bivio Aglientu improvvisamente interrotta, la viabilità cittadina e rurale, entrambe allo stato brado, il decoro e la pulizia della città del tutto insoddisfacenti. L’elenco - prosegue Luciano ., potrebbe continuare con il palazzetto dello sport inaugurato pro forma, mai aperto e già disastrato, il Palazzetto di San Giuseppe murato per la vergogna, altre strutture simili inutilizzabili con ostacoli anche alla stessa rinata squadra di calcio».

Da Nicola Luciano la critica «per l’uso di denaro pubblico per gli addobbi natalizi, definiti: intralcio al passaggio dei cittadini, blocco della circolazione stradale con gravissimi danni ai commercianti e alla città». La chiosa finale è dedicata infine all’assemblea popolare di qualche giorno fa. «Riservata agli amici ma ignorata dalla popolazione - dice Luciano -. Il sindaco Biancareddu in quell’occasione dopo avere affermato di avere ricevuto molte offerte di candidature per le prossime politiche, ha dichiarato di avervi rinunciato per amore della sua città. Poche ore dopo il sindaco è stato smentito da un comunicato stampa del suo stesso segretario Oppi che lamentava invece che l’Udc era stato fatto fuori nelle candidature dai vertici romani e cagliaritani». Da Nicola Luciano infine, l’annuncio dell'incontro che i rappresentanti galluresi di Potere al Popolo, (un progetto politico che vede uniti i maggiori partiti comunisti), terranno sabato 3 febbraio in città alle 18 nel palazzo Pes Villamarina.

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