La Nuova Sardegna

Olbia

S. Teresa, contributi per i migranti reinvestiti in opere pubbliche

di Walkiria Baldinelli
S. Teresa, contributi per i migranti reinvestiti in opere pubbliche

Il Comune realizzerà gli interventi a Porto Pozzo dove c’è il centro di accoglienza Prevista la sistemazione dei marciapiedi e del parco giochi. I lavori saranno ultimati entro l’estate 

02 febbraio 2018
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SANTA TERESA. L'amministrazione reinveste in opere pubbliche a Porto Pozzo il contributo statale di 100mila euro, 500 euro per ogni migrante che all'epoca viveva nella struttura della frazione, gestita da privati. Era stato stanziato (una tantum) lo scorso anno dal Comune impegnato nell'accoglienza dei richiedenti asilo politico. A gennaio 2016 in 143 varcarono la soglia dell'albergo Porto Pozzo, trasformato in una struttura secondaria di accoglienza temporanea (Cas).

Nei mesi successivi e sino a poco tempo fa il numero oscillava tra 190 e 200. Oggi si contano circa 120 ospiti, non ci sono stati nuovi ingressi perché nel frattempo Santa Teresa è entrata nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Progetto che, oltre a consentire una distribuzione equilibrata e sostenibile – il Comune aprirà per tre anni le porte a 12 migranti dai 18 ai 25 anni -, attiva la clausola di salvaguardia: blocca cioè la creazione dei Cas, come quello di Porto Pozzo.

Il Comune reinveste dunque lo stanziamento statale nella frazione in cui è collocata la struttura di accoglienza. «Gli interventi di messa in sicurezza di alcune zone - spiega il sindaco Stefano Pisciottu -, la pavimentazione dei marciapiedi nel tratto della statale che da Santa Teresa si collega all'ingresso della frazione e la riqualificazione del parco giochi, sono stati concordati con l'associazione Cittadini di Porto Pozzo. Con la somma non riusciamo a ultimare gli interventi necessari per questo tratto di strada, servirà un ulteriore finanziamento, che l'amministrazione intende reperire».

Fra le opere programmate figurano anche alcuni tratti di asfalto e la messa in sicurezza del parco giochi, a pochi passi dalla spiaggia e dalle strutture sportive comunali. «Sono previsti il rifacimento della recinzione – afferma -, la sostituzione di alcuni giochi e il posizionamento di nuovi, oltre a tappetini verdi e panchine. Saranno messe a dimora anche alcune piante».

Quanto alla tabella di marcia dei lavori, il primo cittadino assicura: «Saranno ultimati entro la prossima estate». Poi sottolinea che è stata approvata la procedura di attivazione dello Sprar. «Da quando è stato sottoscritto l'accordo tra ministero, Anci nazionale e regionale e prefettura, a Porto Pozzo non sono arrivati nuovi migranti – spiega Pisciottu -. Oggi sono circa 120. Il coordinamento per quanto riguarda il nostro progetto Sprar è affidato all'Unione dei comuni alta Gallura».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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