La Nuova Sardegna

Olbia

Monte Acuto, reti d’impresa per lo sviluppo

di Giuseppe Mattioli
Monte Acuto, reti d’impresa per lo sviluppo

Si consolida il progetto che coinvolge la Comunità montana e l’Unione dei comuni Riviera di Gallura

06 febbraio 2018
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MONTI. Prosegue spedito il cammino del Progetto di Sviluppo locale. Nei giorni scorsi, altro appuntamento importante: si è tenuto un incontro operativo fra gli amministratori dell'aera interessata che comprende la Comunità montana Monte Acuto, l’Unione dei Comuni Riviera di Gallura e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali galluresi. Insomma, una procedura senza soste, destinata alla realizzazione del Progetto che dovrebbe creare sviluppo, lavoro, occupazione e rigenerare la qualità della vita nel Nord-est della Sardegna.

Sul tavolo la strategia che guida la realizzazione del Progetto. Posizione che considera in primo luogo l’esigenza di costruire dal basso, e ha come protagonisti amministratori locali e organizzazioni sindacali e di categoria. Un processo che sta trovando, lungo la strada, favorevoli contributi.

Nel corso del confronto sono state illustrate le tipologie di intervento messe in campo dalla componente pubblica, incentrate sulla necessità di rendere più attraente il territorio per le comunità e per le imprese che vi operano o che intendono operare. Il presidente dalla Cm Monte Acuto Andrea Nieddu, referente della vasta aggregazione territoriale, si è soffermato sul tema del turismo o meglio sui turismi. «Grande tema, all'interno del quale si sviluppano gli interventi, inteso come volano della crescita del territorio e strumento per realizzare un'effettiva saldatura tra le comunità e le imprese costiere con quelle dell'interno. Una serie di interventi che abbracciano i settori del turismo culturale e ambientale, dei servizi per i giovani e il tempo libero, per la cultura. Un posto particolare – osserva Nieddu – sarà riservato al sociale, alle azioni per gli anziani e la formazione».

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali presenti (Cna, Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confartigianato, AgciConfacooperative), introno alla strategia proposta, hanno espresso soddisfazione e interesse. Nei loro interventi, sono emerse proposte concrete, «ponendo l'accento sulla necessità di creare e potenziare una serie di servizi a favore delle imprese che rappresentano precondizioni allo sviluppo del tessuto produttivo locale», è stato osservato.

Dall’incontro è scaturita la proposta che così ha riassunto il presidente Nieddu: «Suggerisce interventi di informazione e orientamento per scoprire opportunità esistenti e migliorare le performances su creazioni di reti di impresa e attività di internazionalizzazione. Si è rilevata anche – conclude –, la necessità di creare efficaci strumenti di orientamento per i giovani con l’obiettivo di formare una coscienza imprenditoriale che possa supportare le nuove generazioni nelle realizzazione di nuove attività produttive in modo cosciente e orientato al mercato».

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