La Nuova Sardegna

Olbia

G8, zero euro per l’isola: «Reato prescritto»

La Maddalena, il legale Ragnedda: «Ancora aperto il processo per i danni ambientali nell’ex arsenale»

17 febbraio 2018
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LA MADDALENA. Reati prescritti per i danni di immagine chiesti dal Comune nel maxi processo contro la “Cricca” sugli appalti del G8. La Maddalena non percepirà nemmeno un euro dei 100 milioni di euro chiesti dall’ente locale che si era costituito parte civile nel 2012. I giudici hanno condannato e disposto all'imprenditore Diego Anemone e all’ex presidente alle opere pubbliche, Angelo Balducci, di risarcire un milione al ministero per le Infrastrutture e 50mila euro all’associazione Cittadinanzattiva perché i danni subiti sono legati al sistema di gestione nazionale degli appalti, non si riferisce a quello specifico d'immagine del Comune della Maddalena. «In sostanza, condanne e risarcimenti riguardano l’associazione a delinquere su scala nazionale e non precisamente i fatti della Maddalena», spiega il legale del Comune, Giancomita Ragnedda, che sta seguendo l'altro processo in corso, avviato nel 2010 al tribunale di Tempio, sulle bonifiche fantasma davanti all’ex arsenale militare. Rispondendo alla richiesta di chiarimenti fatta nella recente seduta consiliare dal capogruppo di opposizione del Vento che cambia, Gaetano Pedroni, il legale precisa che sino al 2016 ha seguito a distanza il maxi processo concluso pochi giorni fa nella Capitale. «Nel 2012 – dichiara Ragnedda –, l’amministrazione comunale incaricò lo studio di un penalista di Roma di curare il patrocinio della costituzione di parte civile contro la cosiddetta “Cricca”, formalizzata davanti al tribunale di Perugia e poi, col trasferimento, in quello di Roma. Milella, il legale incaricato, ha partecipato alle udienze ma i reati per i quali poteva essere chiesto un risarcimento dal Comune, secondo quanto riferito dallo stesso legale, sono stati dichiarati prescritti». Quanto al processo in corso a Tempio afferma. «In questa sede abbiamo chiesto il risarcimento del danno ambientale e d’immagine subito dalla comunità maddalenina. È noto che non ci si possa costituire in due processi contemporaneamente per gli stessi reati e chiedere i danni in entrambe le sedi. Resta il fatto che i danni relativi al processo di Roma il Comune può chiederli in sede civile. Valuteremo dopo le motivazioni della sentenza». (w.b..)

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