La Nuova Sardegna

Olbia

L’arte di una famiglia lurese nel film su De André

L’arte di una famiglia lurese nel film su De André

In un set del «Principe libero» anche dipinti e oggetti in ceramica di Nuccio, Giorgina e Arianna Leoni

19 febbraio 2018
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LURAS. Un po’ d’arte gallurese, anzi lurese, è approdata nella scenografia del film «Fabrizio De André. Principe libero», una coproduzione Rai Fiction e Bibi Film per la regia di Luca Facchini. Diversi quadri dei pittori Nuccio Leoni e Giorgina Fenu hanno arredato una stanza della tenuta gallurese dove si sono svolte le riprese. I quadri della coppia di artisti si sono uniti agli oggetti di ceramica della loro figlia artista, Arianna.

«Sono andato a vedere il fim al cinema a Tempio – racconta Nucio Leoni –. Con mia grande sorpresa a metà del film, ho visto due miei lavori pittorici nella casa di campagna dell’Agnata, quando i di De André furono rapiti e i familiari con ansia aspettavano la richiesta di riscatto da parte dei sequestratori, che stentava ad arrivare. L’apparecchio telefonico è stato ripreso più volte, mettendo in evidenza dietro ad esso, in bella mostra, i miei due lavori pittorici».

Gli stessi quadri, nel 2014, sono stati esposti ad una collettiva internazionale al Carouselle du Louvre a Parigi, per un’intera settimana, dove il pittore lurese è stato selezionato tra centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo. «Non ricordavo che, tempo fa, il regista o chi per lui, aveva contattato mia figlia per avere dei nostri lavori, miei, di mia moglie e di mia figlia, da utilizzare come elementi decorativi e di arredo per la fiction che, nei giorni scorsi, è stata trasmessa su RaiUno. È stata una bella sorpresa ma anche una grande soddisfazione, nell’aver contribuito nel mio piccolo ad abbellire il film sulla storia di uno dei più grandi poeti di questo secolo, che lo hanno reso immortale cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore».

Di Arianna, invece, sono stati inseriti nel film diversi oggetti: una lampada e una ciotola–riccio, segno distintivo dei lavori della giovane lurese, un galletto e altri oggetti in ceramica realizzati a mano. «Anche per me – spiega Arianna Leoni – è una grande soddisfazione che le mie creazioni siano entrate nelle case degli italiani attraverso la televisione e il grande schermo». Le creazioni della ceramista stanno facendo il giro d'Italia (ma non solo). Alcune opere sono state acquistate anche per delle case in Grecia, in Australia e negli Usa. (s.d.)
 

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