La Nuova Sardegna

OLBIA. Il Tag incalza sull’autonomia amministrativa della Gallura. Il tavolo delle associazioni ribadisce la necessità che il territorio ritorni a essere provincia. Nei giorni scorsi la presa di posizione dei sindaci galluresi e del Monte Acuto di non votare alle elezioni di secondo livello. A cui è seguita il posticipo a ottobre delle elezioni. «Un territorio come il nostro, per indici di crescita economica e imprenditoriale, demografica, intensità di traffico aereo e marittimo, sta costituendo in questi 10 anni di crisi un punto fermo nello scenario regionale – afferma a nome del Tag il coordinatore pro tempore Filippo Sanna –. La Gallura, con peculiarità e caratteristiche ben definite, dalla vocazione al turismo ai trasporti, dalla cultura della accoglienza a un instancabile spirito imprenditoriale, se avesse una sua autonomia amministrativa potrebbe esercitare meglio il suo ruolo, con Olbia e Tempio città guida, città territorio vocate a trainare la Gallura e non solo». Secondo il Tag «liberare Olbia e Tempio, e comuni collegati dai ristretti limiti imposti dalla vecchia e anacronistica veste burocratica, dalla zavorra di una burocrazia che ne rallenta l’azione, significa permettere al nord est della Sardegna di meglio cogliere e perseguire le nuove opportunità offerte dalla Ue, come la zona economica speciale, i fondi per la Programmazione territoriale, e dai grandi investitori stranieri».

«Noi del Tag non siamo politici, il nostro ruolo è la rappresentanza e la tutela di aziende, imprese e lavoratori – conclude Sanna –. Ma abbiamo assicurato il nostro impegno per le eventuali battaglie utili per riconquistare una ormai indispensabile e necessaria autonomia amministrativa».