La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia-Sassari, la protesta di Berchidda

di Sebastiano Depperu
Olbia-Sassari, la protesta di Berchidda

Assemblea in vista dei lavori per il lotto 5. Cittadini contrari a deviare il traffico sulla sp 199: si chiuda una corsia per volta

02 marzo 2018
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BERCHIDDA. Non si passa per Berchidda. Levata di scudi, anzi possibili barricate, per la presunta deviazione del traffico durante i prossimi lavori sulla strada a quattro corsie Olbia-Sassari (nel lotto 5 per la sua totale estensione 9,4 chilometri). Ieri mattina, nell'auditorium comunale del paese c'è stata una riunione molto partecipata, organizzata dal comitato promotore con a capo Fausto Sanna. Sembra, infatti, essere confermata la notizia che, durante tutto il periodo in cui il cantiere rimarrà aperto, il traffico, ora assorbito dalla Olbia-Sassari, verrà totalmente dirottato sulla provinciale 199.

I cittadini di Berchidda (ma non solo) non ci stanno e fanno montare la protesta, incassando anche l'appoggio dell'amministrazione comunale berchiddese. «La nostra è una mobilitazione per mettere le mani avanti - ha detto Fausto Sanna - affinché questo non avvenga. Vorremo evitare i problemi riguardanti la sicurezza e altro. Mezzi agricoli a velocità ridotta, decine di ingressi secondari, transumanza del bestiame, spostamenti di qualsiasi tipo legati al raggiungimento delle diverse località situate nell'agro, sono incompatibili con una scelta di questo tipo».

Nel progetto originale dei lavori, che risale a diversi anni fa, e trova un protocollo del 2015 in Comune, si parlava di una deviazione di circa cinque chilometri. Attualmente, pare che il percorso richiesto per la deviazione in fase dei lavori, sia raddoppiato, fino ad arrivare a 9 chilometri e 400 metri.

Cosa chiedono i pastori, i cittadini e i rappresentanti del comitato? A gran voce invocano «lo svolgimento dei lavori in modo alternato: ovvero chiudendo una corsia per volta e la deviazione di qualsiasi lunghezza nella provinciale 199 si può evitare del tutto. Si può lavorare prima in un senso e poi nell'altro». La riunione all'auditorium comunale si è infiammata. «Se necessario andremo dal prefetto o, in delegazione, dall'Anas - dicono dal Comitato - per far valere i nostri diritti». All'incontro hanno partecipato anche Ermanno Mazzetti della Coldiretti provinciale oltre ad alcuni amministratori: il sindaco Andrea Nieddu e gli assessori Maurizio Porcu (bilancio, programmazione e altro) e Marco Sini (agricoltura, viabilità rurale, compagnia barracellare).«Siamo totalmente dalla parte del comitato - afferma il primo cittadino - li appoggiamo per salvaguardare l'interesse generale. Abbiamo fatto, in due anni, diversi incontri con gli interessati e raccolto osservazioni. Inoltre, non siamo d'accordo alle correzioni per le complanari in terra battuta». Dal Comune arriva, dunque, un impegno: produrre una delibera ufficiale che si schieri totalmente dalla parte dei cittadini e li sostenga nella battaglia per non avere un enorme flusso di traffico di una quattro corsie riversato in una provinciale prevalentemente a vocazione agro-pastorale.

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