La Nuova Sardegna

Olbia

Siccità, la crisi ora è scongiurata nel Liscia 70 milioni di metri cubi

di Sebastiano Depperu
Siccità, la crisi ora è scongiurata nel Liscia 70 milioni di metri cubi

Superata l’emergenza che aveva imposto al Consorzio di bonifica di adottare restrizioni per le colture Con l’imminente apertura della diga del Pagghiolu previsto un ulteriore apporto di riserve d’acqua

08 marzo 2018
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LURAS. Circa 20 milioni di metri cubi d'acqua. E' il tesoretto che ha portato in dote il maltempo e la neve dell'ultimo periodo. A metà del mese di gennaio, infatti, si contavano 46 milioni di metri cubi d'acqua. In questi giorni si sono superati i 66 milioni. Si è sempre lontani dai numeri degli altri anni, ma si può stare almeno un po' più tranquilli. In questi giorni, inoltre, sarà aperta la diga del Pagghiolu sul Limbara che darà altra linfa vitale al bacino gallurese, facendolo arrivare a superare i 70milioni di metri cubi d'acqua. La diga ha collaudo per 108milioni di metri cubi d’acqua come totale di volume dell'invaso. Quelli utili, invece, al massimo della capienza sono 104 (come da dati dell'Enas). Per questo, si aspettavano le piogge e la neve. Lo scorso anno nel mese di gennaio si potevano contare solo 30milioni di metri cubi. Il livello salì, nei primi del mese di febbraio, a circa 60milioni; per, poi, far raggiungere gli oltre 80milioni che hanno dato la salvezza e la diminuzione delle restrizioni messe in campo dal Consorzio di Bonifica nei Comuni interessati dall’arrivo dell’acqua dal bacino dell’Alta Gallura. Questo fa bene sperare. Non si scongiurano, ancora, possibili restrizioni. Intanto, le piogge continueranno e daranno altra acqua al bacino. Confrontato, però, con il resto dei bacini idrici sardi, quello del Liscia, è il lago con la maggiore salute idrica e con il minore puntatore di allerta per la criticità degli invasi: è sotto controllo. Gli invasi con la peggiore salute della Sardegna risultano quelli di Punta Gennarta, Medau Zirimilis e Monte Pranu. I primi due hanno invasato l'8 per cento della loro capienza; l'ultimo il 21,8 per cento. A distanza di un anno, dunque, dopo i consumi e le piogge tra dicembre e marzo, il Liscia ha 36 milioni di metri cubi d’acqua in più. Se le condizioni climatiche saranno fedeli alle previsioni dei climatologici, si raggiungeranno tranquillamente gli 80milioni di metri cubi e avere la certezza di un'estate nella norma sia per i consumi idrici domestici sia per quelli legati al mondo dell'agricoltura e dell'allevamento già in ginocchio per altre cauese. I Comuni che ricevono l’acqua dal bacino del Liscia sono diversi: Santa Teresa Gallura (con le frazioni di Porto Pozzo, Porto Pollo e Ruoni), Palau, Bassacutena, San Pasquale, Luogosanto, Loiri Porto San Paolo, Olbia, Porto Rotondo, Golfo Aranci, Arzachena (con i borghi di Cannigione, Portisco, Baia Sardinia e Porto Cervo), Monti e Telti. La diga sbarra il fiume Liscia a Calamaiu, nel comune di Luras. Il progetto venne redatto dall’ingegner Claudio Marcello nel lontano 1957. I lavori dello sbarramento, avviati nel 1958 e ultimati nel 1962, furono affidati all’Impresa Pietro Cidonio di Roma. Della direzione dei lavori fu incaricato l’ingner Marcello D’Anna. La diga, invece, venne collaudata il 16 marzo 2007 (11 anni fa).

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