La Nuova Sardegna

Olbia

Multe a Olbia, il Comune incassa oltre 1 milione

di Dario Budroni
Multe a Olbia, il Comune incassa oltre 1 milione

Sono 14mila i verbali emessi in 40 giorni. Nizzi: «Non vogliamo tartassare i cittadini, basta solo rispettare la segnaletica» 

15 marzo 2018
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OLBIA. La mattanza è appena cominciata. Questa settimana le cassette della posta sono diventate improvvisamente roventi. Ormai gli olbiesi non vogliono più infilarci le mani dentro. Sono migliaia gli automobilisti ad aver superato i varchi della Ztl in orario di chiusura, beccandosi una multa da 96 euro che arriva direttamente a domicilio. La situazione è tragica. Nei primi 40 giorni di telecamere attive, accese il 29 gennaio a un anno esatto dall’istituzione della zona a traffico limitato, sono stati emessi 14mila verbali. C’è gente che ha scoperto di aver preso anche più di una multa. Basta fare un giro su Facebook per rendersi conto della dimensione della strage. Qualcuno ha ricevuto 11 verbali, mentre qualcun altro se l’è cavata con la bellezza di 21 multe, per un totale di circa 2mila euro. Il fenomeno è talmente diffuso che si sta pensando a un ricorso di massa contro le 14mila sanzioni, che per il Comune si trasformano in un introito di oltre 1 milione e 300mila euro. Gli automobilisti lamentano la poca chiarezza della segnaletica, soprattutto per quanto riguarda gli schermi luminosi installati in ogni varco. Schermi dove compaiono le scritte bianche «Alt, varco attivo», quando non si può transitare, e «Varco non attivo», quando invece è possibile transitare. Tutte proteste che però si scontrano con la linea dell’amministrazione, che difende le telecamere della Ztl e spiega di aver più volte informato i cittadini.

Il sindaco Nizzi. Per il primo cittadino c’è davvero poco da fare. Chi ha preso la multa la dovrà pagare. «Certamente – afferma Settimo Nizzi –. Siamo in uno stato di diritto e la gente può anche presentare ricorso, ma queste multe dovranno essere pagate. Dalla prima all’ultima». Il sindaco spiega poi che il Comune ha fatto di tutto per informare la cittadinanza. «Innanzitutto c’è da dire che la Ztl è stata istituita oltre un anno fa, con le stesse regole di oggi e con gli stessi orari. Quindi non stiamo parlando di una novità. A fine gennaio sono state soltanto attivate le telecamere – prosegue Nizzi –. E poi abbiamo avvisato la cittadinanza in tutti modi possibile. Ci sono i vigili, abbiamo messo le loro auto di traverso, abbiamo avvisato tutti tramite la stampa. Quindi nessuna scusante».

La segnaletica. Secondo il sindaco non è una questione di segnaletica poco chiara. «Noi non ci siamo inventati nulla, abbiamo fatto tutto ciò che è previsto dalla legge. In tutta Italia le Ztl funzionano così – spiega Nizzi –. Altrimenti avremmo messo un semaforo rosso e verde. Il fatto è che per troppo tempo si è fatto finta di nulla, per un anno la Ztl non è stata rispettata. Adesso ci sono le telecamere e di conseguenza arrivano le multe. Chi commette un’infrazione è normale che riceva una sanzione». Qualche giorno fa il comandante della polizia locale, Giovanni Mannoni, aveva ipotizzato l’installazione di un segnale di color rosso, anche se non è previsto dalla normativa. «Vedremo, ma il discorso è un altro: ci sono delle regole, in vigore da oltre un anno, e tantissima gente ha fatto finta di niente», ribadisce Settimo Nizzi.

Gli introiti. Con le multe emesse dal 29 gennaio a oggi, circa 14mila, il Comune incassa oltre 1 milione e 300mila euro. In tanti accusano l’amministrazione di voler fare cassa sulle spalle dei cittadini. «Noi non stiamo mica giocando, non ci divertiamo a multare i cittadini. Altrimenti non avremmo fatto tutte queste campagne di informazione – dice Nizzi –. Lo ripeto, abbiamo fatto di tutto per avvisare i cittadini della presenza delle telecamere. Quindi le multe andranno pagate. E spero che finalmente gli automobilisti comincino a rispettare la Ztl, che non si tocca».

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